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ROMA - Dal ritiro con il suo Napoli, a Castel di Sangro, il patron azzurro De Laurentiis ha parlato di ripresa del campionato e di tanto altro, senza risparmiare qualche frecciata velenosa: "Di 20 società, la mia è l'unica non indebitata, anzi ha una riserva di liquidità notevole, in un contesto comunque difficile perché se lavori in modo corretto porti a casa i risultati. Il calcio italiano va rivisitato con regole diverse. Di 20 club tranne il Napoli hanno collezionato 3 miliardi di debiti, questo va bene? Per la Figc non sarebbero neanche ammissibili, ma poi il povero Gravina dice: cosa devo fare? Non partiamo? Solo quattro squadre dovrebbero iniziare? Coronavirus: "Ora c'è il problema che in Francia sono tornati i focolai, in Spagna anche, i casi aumentano, aspettiamo, ma siamo ancora lontani da un vaccino, tutti dovrebbero partire quando è tutto sanificato. Ieri c'erano casi alla Roma, vengono fuori casi a destra e sinistra. Io ero l'unico che mi battevo per i 5 cambi, prima ancora per la panchina, si mandavano i giocatori pagati in tribuna durante le partite. Poi c'è il fair play finanziario per chi fa le coppe, gli altri 13 non partecipano e su molte scelte, in assemblea, vai in minoranza".
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