La Lazio cerca le motivazioni per credere ancora nella rincorsa Champions. All'Olimpico arriva il Parma già retrocesso e falcidiato dagli infortuni. Simone Inzaghi decide di ricorrere al turnover, rispolverando Strakosha, Patric, Cataldi e Muriqi dal primo minuto. E' inevitabile pensare al derby di sabato prossimo.
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Lazio da infarto, Immobile al 95′ tiene vive le speranze Champions
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L'approccio dei capitolini al match non è quello al quale ci hanno abituato i calciatori biancocelesti. Per i primi 25' la partita è quasi inguardabile. L'unico a lottare e a pressare gli avversari è Immobile, che se la prende anche con i compagni meno volenterosi. E' evidente che il Parma è poca cosa, lo si nota dagli errori banali in disimpegno. Ma la Lazio non riesce a creare occasioni degne di nota, fino a quando non si accende l'asse Immobile-Luis Alberto che permette al Mago di colpire la traversa interna al 32'. Le uniche azioni pericolose dei capitolini nascono quando il numero 10 spagnolo ha lo spazio per puntare la porta avversaria. Muriqi non offre alcun contribuito alla causa, per ora. Anzi, quando tenta il tiro (tre volte) lo spettacolo non è esattamente esaltante. Vista la poca reattività della retroguardia parmense, forse il Tucu Correa sarebbe l'uomo giusto da inserire nel secondo tempo.
La seconda frazione illude nei primi minuti con una Lazio apparentemente più volitiva. Ma è un bluff. Anzi, il Parma prende coraggio in contropiede e rischia addirittura di passare in vantaggio in un paio d'occasioni, prima con Gagliolo e poi con Brunetta. Ci mette una pezza Strakosha. Simone Inzaghi mette dentro sia Correa che Caicedo, ma l'antifona non cambia. La sensazione è che la squadra abbia mollato. Luis Alberto sbaglia anche i passaggi più elementari. L'addio alla Champions è definitivo. Ora serve ricompattarsi per prepararsi al meglio per il derby di sabato. Rimasto tristemente l'unico obiettivo delle due compagini capitoline.
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