ROMA - Si ferma il filotto di vittorie della Lazio, dopo sei successi consecutivi gli uomini di Inzaghi si fermano a San Siro: ko contro i nerazzurri di Conte. Un 3-1 per certo versi sfortunato, ma che ha palesato comunque alcune macchie in termini di prestazione. La Lazio perde il quarto posto che comunque rimane a vista: la Juventus - attualmente quarta - dista solamente di due punti. Atalanta e Napoli sono appollaiate ai laziali, tutti a 40 punti, è bagarre. I capitolini non si ridimensionano quindi, la grandezza della squadra s'è vista finanche stasera. A tratti, però. Ma comunque, prima di chiudere la serata proiettarci già a Lazio-Sampdoria, vediamo il meglio ed il peggio della serata milanese.
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Inter-Lazio, il meglio ed il peggio: si salva Acerbi. Hoedt, ancora tu?
Il meglio e il peggio di Inter-Lazio
Lazio, il meglio
ACERBI - Ormai è un fedelissimo di questa rubrica, sempre nella sezione del meglio, ovviamente. Che dire, prova a tenere a galla la difesa e non si tira mai indietro quando si tratta di offendere. Si stacca e propone, qualche volta crossa pure, ma oggi la difesa avversaria è praticamente inscalfibile. Hakimi oggi non ha spazio, ed è anche merito suo. Anzi, soprattutto suo.
MILINKOVIC - Checché ne dica il risultato giganteggia come al solito, ce la mette tutta e vizia il gol di Escalante che è come se fosse suo. Prova a muoversi ed a far girare la palla. L'opacità odierna di Luis Alberto se la carica tutta sulle spalle e prova a fungere da faro.
PAROLO - Sisi, lo sappiamo tranquilli: si è fatto bruciare da Lukaku in occasione del 3-1. Ma cosa gli si può dire? La sua abnegazione merita una mezione speciale, Marco è diventato un difensore all'improvviso. Ed il takle su Hakimi, ad inizio secondo tempo. è tanta roba.
Lazio, il peggio
HOEDT - Rieccoci qua. Torna titolare e torna protagonista negativo. Il rigore c'è, ed è lui a causarlo. Continua ad essere l'anello debole della retroguardia laziale.
IMMOBILE E CORREA - Spara a salve oggi l'attacco di Inzaghi. Anzi, non spara proprio e la colpa è anche la loro. Solo Ciro prova una conclusione, alla 37' del primo tempo, Handanovic para. Ma è troppo poco, serve di più, molto di più.
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