- Lazio News
- Calciomercato
- Rassegna Stampa
- Serie A News
- Pagelle
- Primo Piano
- Video
- Social
- Redazione
stagione
ROMA - Non sono bei momenti tanto per Inzaghi che per Pirlo, ambedue i tecnici hanno dovuto fare i conti con diverse defezioni. La Lazio si presenta all'Allianz Stadium con una squadra rivoluzionata: Marusic in difesa, Lulic sull'out di destra con Fares dall'altra parte. Ma i biancocelesti si approcciano con carattere al match, tipologia di approccio che gli consente di passare in vantaggio con Correa: Kulusevski perde una clamorosa palla in uscita il Tucu si invola, rientra e batte Szczesny con un rasoterra sul primo palo. Euforia Lazio. Ma il vantaggio, paradossalmente, spegne la squadra di Inzaghi. Il baricentro si abassa, la Juve alza la pressione, il pareggio servito: ci pensa Rabiot al 39' con un potente sinistro da posizione defilata. Reina beffato sul suo palo.
Un'azione tipica della Lazio fa tremare la Juve: lancio dalla difesa per la testa di Sergej, il gigante colpisce solo la traversa al 51'. La Lazio spreca troppi contropiedi e paga dazio al 57' con la legge del contrappasso: Morata ribalta il risultati al 57'. Ma la punizione non sazia la Juve, due minuti ed è 3-1: Morata su rigore batte Reina. Rigore causato da un fallo di Milinkovic. Immobile impegna Szczesny da fuori area, Correa tenta il bis con un tiro a giro. Entrano Muriqi, Caicedo e Pereira per rinvigorire l'attacco. Ma non succede nulla. Il gol di Correa spegne la Lazio. Vince la Juve: è 3-1.
© RIPRODUZIONE RISERVATA