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Le dimissioni di Sarri sono state un vero e proprio colpo di scena. Mentre qualcuno vociferava di come il tecnico sarebbe rimasto solo per i soldi, questo, ha salutato tutti ed ha lasciato Formello nel silenzio più assoluto. Lo ha fatto perché è un uomo di calcio e perché è un signore, prima ancora che un grande tecnico. Alla Lazio qualche errore lo ha fatto ma il secondo posto della scorsa stagione ed il cambio di rotta anche sotto il punto di vista delle ambizioni, s'era percepito. Non andava bene a qualcuno, forse. A partire da qualche elemento della rosa. Per non parlare di Lotito che pure, ha le sue responsabilità. Di fatto, è andata come è andata. E per questa ragione alla fine, la Lazio ha scelto Tudor.
Stiamo parlando di un tecnico che a piccoli passi sta costruendo la sua carriera da allenatore - dopo quella importantissima da calciatore - che viene a Formello per rimettere le cose apposto. Con la fama del sergente di ferro, farà delle modifiche importanti anche per quel che riguarda il modulo. Tudor in carriera ha sperimentato diversi moduli, ma nelle avventure più importanti (Verona e Marsiglia) si è specializzato sul 3-4-2-1. A volte ha però usato anche il 4-2-3-1 e potrebbe essere questo il modulo da qui a fine stagione. Una difesa a tre in corsa è difficile da immaginare, per organico ma soprattutto per necessità di rivedere totalmente l'impianto difensivo in pochi giorni. Il 3-4-2-1 potrebbe comunque essere sperimentato in allenamento in vista dell'anno prossimo per capire chi è adatto e chi no: sarebbe modulo ideale per Kamada, meno per Isaksen. Visto quanto abbiamo scritto, comunque, ora proveremo ad immagiare come potrebbe scendere in campo la Lazio da qui a fine stagione. Ossia con il 4-2-3-1. Iniziamo dal portiere per poi scorrere via via tutti i ruoli <<<
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