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Sesto cambio? La Lega Serie A dice no, ecco perché

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Secondo l’organo calcistico italiano commozione cerebrale e trauma cranico rappresentano eventi estremamente rari, per questo arriva il no
Stefania Palminteri Redattore 

No alla sesta sostituzione. La decisione arriva direttamente dalla Lega Serie A e ha a che fare con la proposta Ifab di introdurre un sesto cambio in caso di trauma cranico o commozione cerebrale. “Dato che non è un obbligo regolamentare ma una indicazione da parte dell’Ifab e dato che statisticamente questo tipo di infortunio è un evento estremamente raro, anche sentendo le altre Leghe europee, per quest’anno non adotteremo il sesto cambio” è il pensiero in Lega, riportato dal Corriere dello Sport. Si tratta di un’indicazione, quella del sesto cambio, mutuata dal rugby e in uso già nell’ultima Copa America. Già in anno prima di Qatar 2022 fu avviata però una fase di sperimentazione alla quale aderì anche la lega inglese. Proprio in Inghilterra il 9 febbraio 2021 si verificò la prima sostituzione per commozione cerebrale: a uscire dal campo fu Issa Diop del West Ham dopo uno scontro con Martial del Manchester United in FA Cup. Almeno per il momento, però, la Lega Serie A dice no.