Serie A, manovra ‘salva-calcio’ di Lotito: arriva una possibile apertura

Prima la bocciatura da parte del Governo, con Abodi e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni che avevano votato contro la proposta dell'emendamento 'salva-calcio' di Claudio Lotito. Poi la stessa ammissione da parte di Andrea Abodi sulle possibilità che una nuova proposta ci sarà. Secondo le stime, il calcio italiano deve all'Erario circa 800 milioni, di cui 500-600 sono a carico della sola Serie A. Tra le squadre vi è in testa l'Inter (50 milioni), segue la Lazio (40 milioni) e la Roma (38 milioni). Come riporta LaStampa, i pagamenti potranno essere considerati tempestivi senza dover ricorrere in sanzioni se verranno effettuati entro il 22 dicembre. L'alternativa sono le rate: le prime tre andranno saldate entro il 22 dicembre mentre le restanti entro l'ultimo giorno del mese a partire da gennaio 2023. In caso di una rateizzazione vi è una maggiorazione complessiva del 3% delle somme da versare.

La proposta di Lotito, invece, non prevedeva il pagamento degli interessi (pari al 10%) e riguardava anche i contributi Inps, esclusi dall'emendamento in arrivo. Le sanzioni, dunque, verranno sospette a patto che le società rispettino i pagamenti. Sulla questione si è espressa anche il capogruppo di Forza Italia, Licia Ronzulli: "Non si tratta dell’emendamento “Lotito”, noi non legiferiamo nell’interesse di uno, ma dell’intera collettività. In questo caso si tratta di una misura che va incontro alle imprese e anche le società sportive potranno usufruirne. Non c’è solo la SerieA. Pensiamo a tante società sportive, anche dilettantistiche di nuoto, basket o pallavolo, che senza la rateizzazione fallirebbero".