02:14 min

serie a news

Serie A, De Siervo: “Vogliamo continuare a innovarci. La pirateria…”

Stefania Palminteri Redattore 
Le dichiarazioni di Luigi De Siervo, AD della Lega Serie A, sulla tecnologia e l'impatto - oltre che l'aiuto - che questa può avere in campo

Una lunga intervista concessa ai microfoni del Messaggero da parte di Luigi De Siervo, Amministratore Delegato della Lega Serie A. Nello specifico, il ruolo della tecnologia nel calcio moderno.

Qual è il processo che porta la Lega Serie A ad introdurre le nuove tecnologie in campo?

"Come Serie A abbiamo ben chiara la responsabilità che deriva dalla gestione di un progetto così importante per i tifosi. Siamo guidati dalla volontà di voler continuare a innovare per sostenere e supportare gli arbitri nella loro capacità di fare le scelte giuste durante la gara. Infatti siamo stati i primi al mondo ad aver introdotto la Glt ovvero Goal Line Tecnology (incredibilmente ancora assente in Spagna), il Var, il fuorigioco semi automatico (Saot) e, da ultimo, il Var Message sugli orologi degli arbitri".

Chi viene coinvolto nella valutazione?

"L'implementazione di nuove tecnologie officiating' è una decisione che viene sempre concordata con tutti i soggetti coinvolti a partire dalla Figc e l'Aia a livello nazionale, fino all'Ifab a livello internazionale» . Fino a che punto le Leghe nazionali posso incidere sulle decisioni che sono in capo all'IA? «Le Leghe nazionali fanno spesso delle proposte e sono il territorio ideale dove effettuare sperimentazioni di nuovi progetti. Generalmente si sfruttano le competizioni giovanili o anche la Serie A come è avvenuto per il Saot che abbiamo sperimentato nel nostro campionato prima che la Uefa lo introducesse ufficialmente" .

Quali altre tecnologie si adotteranno a livello internazionale per rendere le decisioni arbitrali più veloci?

"Siamo sempre pronti all'innovazione al servizio del gioco del calcio, infatti, abbiamo appena introdotto l'utilizzo del Var Message sugli orologi confermando la nostra volontà di rendere più efficace il complesso lavoro della classe arbitrale. Qualsiasi altra novità tecnologica che agevoli i tempi di decisione degli arbitri, nell'ottica di uniformare la durata effettiva di tutte le partite, sarà sicuramente implementata nel nostro campionato".

.In Premier viene già utilizzata l'intelligenza artificiale per rilevare falli e altre infrazioni di gioco. Nonostante sia in fase di sperimentazione, crede che possa essere replicato in futuro anche in Serie A?

"La Serie A è l'ideale terreno fertile per introdurre qualsiasi novità tecnologica, autorizzata da Fifa e Ifab, che supporti il lavoro degli ufficiali di gara e contribuisca a rendere il nostro campionato sempre più attraente e spettacolare. Siamo storicamente ed effettivamente più avanti di tante altre Leghe grazie agli investimenti in tecnologia fatti in questi anni. Penso ad esempio al nostro Iliad Broadcasting Center di Lissone, il centro di produzione all'avanguardia dove nascono tutti i contenuti di Lega Serie A e che ospita tra gli altri servizi anche il Var centre".

Quali tecnologie la Serie A potrebbe sperimentare da qui a breve?

"Stiamo utilizzando l'intelligenza artificiale per supportare gli allenatori durante le partite live, fornendo - su un tablet in panchina o sugli spalti - analisi predittive sull'andamento fisico e tattico della gara, grazie ai dati raccolti dai sistemi di rilevamento posizionale del pallone e degli atleti processati da algoritmi di IA appositamente sviluppati» . C'è la volontà da parte dei club di sostenere i costi legati all'implementazione tecnologica? «La Lega Serie A e le sue Società investono milioni di euro ogni anno per Glt, Var e Saot, per la gestione dell'Iliad IBC di Lissone, ma nei prossimi mesi investiremo per l' introduzione della tecnologia del riconoscimento facciale in tutti i nostri stadi di Serie A con l'obiettivo di renderli finalmente a dimensione delle famiglie e dei tifosi veri".

E c'è anche la lotta alla pirateria tv.

"L'altra grande sfida tecnologica è quella che ci vede contrapposti alla criminalità organizzata, che vende abbonamenti pirata per consentire di vedere illegalmente le nostre partite. Questa battaglia tra guardie e ladri, nonostante la diffusione del fenomeno del "pezzotto" in Italia (per Ipsos la Serie A perde ogni anno oltre 300 milioni di ricavi), potrà essere vinta proprio grazie alla tecnologia della piattaforma "Piracy Shield", da noi donata all'Agcom; per bloccare le Iptv pirata oramai in una manciata di minuti, ma soprattutto perché con un sofisticato sistema di "detecting" riusciamo a recuperare le generalità dei singoli utenti e le prove della visione pirata. Presto potremmo vedere finalmente punito chiunque si macchi di questo reato".