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Serie A, dietrofront CdM: la capienza degli stadi ridotta al 50%

redazionecittaceleste

Dietrofront del campionato italiano per quanto riguarda la capienza negli stadi: come qualche mese fa si torna ad un massimo del 50%

Brutte notizie per le società di calcio, questa volta anche italiane, per quanto riguarda la presenza del pubblico negli stadi. I botteghini si sa, lo si è imparato a proprie spese durante il periodo a porte chiuse, sono una mano santa per le casse dei vari club. Tuttavia, proprio nelle scorse ore il governo ha fatto dietrofront per quanto riguarda la capienza degli impianti. Il 75% della capienza massima, conquistato a fatica, si sperava potesse diventare un 100% con l'anno nuovo. Invece, colpa dell'aumento dei contagi e di conseguenza dei positivi al Covid, si è deciso di fare un salto temporale di 5 mesi indietro e di tornare al 50% massimo della capienzacon la modalità a scacchiera. Questo almeno per quanto riguarda le prime due giornate di campionato dell'anno nuovo previste per il 6 e il 9 gennaio. Dopodiché arriveranno nuove indicazioni in tal senso.

Una mossa a scopo precauzionale

Una bella batosta per diverse società che hanno già fatto partire la propria campagna abbonamenti. Il pubblico, sotto l'aspetto del sostegno ma anche sotto quello economico, è ora più che mai fondamentale. Dover rinunciare un'altra volta ai propri sostenitori potrebbe dare al calcio italiano una mazzata difficile dalla quale riprendersi. Tuttavia, con i numeri non si scherza e per evitare strette peggiori, e non sia mai eventuali lockdown, è bene prendere tutte le precauzioni del caso.

In vista di Lazio-Empoli

C'è rammarico anche in casa Lazio visto che per la prima volta in questa nuova stagione, la società ha optato per dei prezzi più che mai popolari. Al rientro in campionato ci sarà l'Empoliall'Olimpico. Per l'occasione Curva e Distinti torneranno a dieci euro. Venti la Tribuna Tevere. Una mossa che poteva spronare i biancocelesti a gremire gli spalti. Ora, invece, torna tutto nuovamente in bilico. La paura di contagiarsi c'è e questo potrebbe spingere la gente a rimanere fuori dagli impianti a prescindere dalla capienza.