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Nicola Legrottaglie
La Serie A si ferma per due settimane per la sosta per le nazionali. Il commissario tecnico dell'Italia Roberto Mancini ha organizzato, tra il 26 e il 28 gennaio, a Coverciano un breve stage in vista dei play off di qualificazione al Mondiale in Qatar, in programma a fine marzo. I convocati sono stati trentacinque. Tra questi, per la prima volta, figurano i nomi di Luiz Felipe, difensore della Lazio, e Joao Pedro, attaccante e capitano del Cagliari. I due giocatori sono a tutti gli effetti brasiliani, ma hanno il passaporto italiano e quindi possono far parte della nostra Nazionale. Questa scelta ha fatto un po' discutere. Nicola Legrottaglie, ex giocatore della Juventus, ha voluto esprimere la sua opinione in merito alla decisione presa da Mancini. Di seguito le sue parole rilasciate ad un'intervista per Tuttosport.
"Conosco Joao Pedro ed è un bravissimo ragazzo, sicuramente lo è anche Luiz Felipe. Nulla da togliere a loro, ma su questo argomento io sono completamente in disaccordo con le scelte, non per i giocatori ma per il principio. Perché andiamo a prendere giocatori che non sono proprio italiani. Un conto è parlare di giocatori che nascono in Italia e sono italiani a tutti gli effetti. Ma in questo caso parliamo di giocatori che sono effettivamente brasiliani e stanno facendo tutto questo per interesse".
"Il calciatore farebbe il mondiale per suo interesse e non perché sposa la causa nazionale. Chi va a fare queste partite lo fa solo perché c’è il Mondiale. Se gli dicessero di andare a fare la Coppa d’Africa, con tutto il rispetto, non ci andrebbero secondo me se li dovessero chiamare. Così non diamo seguito a una filosofia che negli ultimi anni ci ha fatto vincere anche gli Europei".
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