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Gabriele Gravina
Il Presidente della Federcalcio italiana Gabriele Gravina è intervenuto ai microfoni di Radio Anch'io Sport per parlare di diversi temi legati alla Serie A, tra cui l'indice di liquidità: "Pensiamo di inserire l’indice di liquidità come criterio di ammissione per i campionati, sarà una prima volta assoluta per la Serie A. Questo indice partirà da un certo parametro per poi continuare a crescere nei prossimi anni. Metteremo così sotto controllo il rapporto fra ricavi e costi del lavoro".
Sul calcio italiano: "Il calcio è una grande impresa che coinvolge dodici settori diversi e contemporaneamente. C’è la dimensione del risultato, ma anche quella sociale che è importante. Dobbiamo mixare questi dimensioni del nostro calcio e farlo con attenzione. Nasce l’esigenza di adottare degli indicatori di rispetto che danno senso di responsabilità al nostro mondo".
Sui tetti ingaggi in Serie A: "Stiamo cercando di lavorare in questo senso. Quando riusciremo a mettere in sicurezza il sistema, credo che anche il calcio troverà la sua serenità nei costi di gestione".
Sul presidente di Lega: "Spero che domani arrivi la fumata bianca per il presidente di Lega e mi aspetto un comportamento consono da parte della Federazione nei nostri confronti. L’idea potrebbe essere anche quella di un commissario".
Sulla capienza degli stadi: "Il 75% di pubblico è già un passo avanti, ma francamente non soddisfa. Io spero di poter ripartire al 100% a fine mese e sarebbe una grande iniezione di fiducia per quanto riguarda il futuro".
Sulla Nazionale: "Sarebbe un’altra brutta pagina per quello che rappresenta il calcio nel nostro paese e a livello mondiale. Noi dobbiamo qualificarci e abbiamo le condizioni per poterlo fare. Ci siamo complicati la vita da soli. Abbiamo due partite secche da vincere entrambe, ma noi abbiamo sempre dimostrato di saper uscire dalle difficoltà. Il progetto della Nazionale sta andando e non può essere inficiata da una mancata qualificazione al Mondiale o da una vittoria dell’Europeo. Stiamo cercando di togliere le ragnatele e la ruggine che ormai aleggia sul nostro calcio".
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