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Serie A, diritti tv: l’assemblea boccia le offerte. C’è l’ipotesi canale privato

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Sale l'attesa per la decisione della Lega Serie A sull'assegnazione dei diritti tv del campionato alle tre emittenti: Sky, Dazn e Mediaset
redazionecittaceleste

AGGIORNAMENTO ORE 16:00 - Tutto rimandato per i diritti tv del campionato italiano. L'Assemblea di Lega, tenutasi a Milano, ha rifiutato le  offerte presentate dai broadcaster. Si procederà con delle trattative private. I broadcaster saranno chiamati a presentare delle nuove offerte per la prossima Assemblea, in programma il 14 luglio.

Il presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini ha anche aperto alla possibilità di un canale di proprietà. "Noi avevamo ipotizzato che questo lavoro potesse concludersi oggi, è emerso un lavoro molto intenso che necessitava della proroga. Non c'è nulla che non sia andato. Sulle cifre non mi sbilancio, non ne comunico. Abbiamo aperto le buste, ma non è stato comunicato l'importo in assemblea. L'alternativa canale è reale, altrimenti non sarebbe prevista nel bando".

Oggi la Lega Serie A conoscerà l'effettivo valore delle offerte con cui Sky, Mediaset e Dazn vedranno assegnati i diritti tv del campionato. Il tempo per la consegna scadrà alle 13 e dalle 14 l'assemblea svelerà le offerte che forse verranno anche votate. Ciò che è certo è che le trattative private andate avanti fino alla notte inoltrata di venerdì ha portato a dei passi in avanti. Le offerte, come riportato dalla Gazzetta dello Sport, potrebbero avvicinarsi ai 900/950 milioni (cifra a cui puntano i vari club). Cifra che la Lega potrebbe avere la certezza di incassare non solo per i prossimi tre anni per un intero quinquennio (dal 2024 in poi).

Potrebbe aver avvicinato le parti in causa il lavoro dell'a.d della Lega De Siervo e della commissione incaricata (Percassi, Capellini, Campoccia, Lotito e De Laurentiis). Ogni riserva però verrà sciolta solo dopo l'apertura delle buste, per questo ogni scenario è ancora possibile. Non è neanche sicuro che ci sarà una votazione: infatti le società potrebbero richiedere altro tempo e spostare in avanti a discussione. L'ipotesi più probabile rimane l'assegnazione dei diritti alle tre emittenti interessate. Dazn manterrebbe il suo ruolo primario, Sky proseguirebbe a partecipare con alcune gare in co-esclusiva. Rimarrebbe tutto come prima a eccezione di Mediaset che entrebbe in scena puntando alla partita in chiaro del sabato sera.