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Dino Zoff
La 26a giornata di Serie A si concluderà oggi con le ultime due partite rimaste. Grande occasione per il Napoli di Luciano Spalletti, che con una vittoria a Cagliari può scavalcare l'Inter, sconfitta ieri a San Siro dal Sassuolo, e raggiungere in testa alla classifica il Milan, fermato sabato sul 2-2 dalla Salernitana. Per il quarto posto la lotta è sempre viva, con cinque squadre racchiuse in soli sei punti. Juventus, Lazio e Roma hanno conquistato solamente un punto, mentre nello scontro diretto tra Fiorentina e Atlanta è stata la Viola ad avere la meglio. Intanto, in un'intervista rilasciata per Il Messaggero, Dino Zoff, storico portiere italiano e campione d'Italia per sei volte, ha trattato diversi argomenti legati al nostro campionato, tra cui quello dei portieri.
Sul calcio italiano: "Seguo la serie A, la Premier, l’atletica leggera, il rugby. La palla ovale è la disciplina più allineata al mio concetto di fair play. Nel calcio non ci siamo. In Italia al primo contatto, tutti per terra. Gli arbitri fischiano e le gare sono spezzettate. Il Var ha peggiorato la situazione, dimenticando che il football è uno sport di contatto. In Inghilterra è diverso. I giocatori restano di più in piedi e la partita procede spedita. Attenzione però, io non sono contro il Var, ma ritengo che andrebbe usato nei casi eclatanti come il fuorigioco o negli episodi non chiari in area. Una soluzione per bilanciare la situazione potrebbe essere quella del tempo effettivo".
Sui portieri italiani: "Donnarumma e Meret. Ecco, anche qui ho una cosa da dire: a forza di parlare di portieri bravi con i piedi si rischia di dimenticare l’abc del mestiere, ovvero le mani. Che cosa me ne faccio di un portiere che non sa parare?".
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