L'idea di un'authority per mettere i conti del calcio nelle mani del Governo trova una risposta contraria da parte della Serie A. Intervenuto durante la commissione cultura della Camera sul dl Sport, il presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini, si è espresso sul tema. Casini ha ribadito la posizione della Serie A, spiegandone i motivi. Questo il suo intervento.
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Casini sull’authority: “Un’anomalia, la Serie A è contraria. Servono modifiche”
“Sulla commissione indipendente per la valutazione e i controlli economico-finanziari delle società, la posizione della Serie A è di forte contrarietà contro ogni ingerenza del Governo verso l'autonomia dell'ordinamento sportivo. La Serie A è espressione di un settore industriale vero e proprio, ed è grazie a questa che viene sostenuto l'intero movimento italiano. Auspichiamo presto azioni di supporto e sostegno e non di tipo sanzionatorio o punitivo. Per sostegno non si intende solo ricevere risorse, ma anche aiutare con interventi che consentano di produrne maggiori. Sarebbe un organismo con poteri di intervento che sarebbe meglio se non le fossero attribuiti. Si prevede, inoltre, un onere di 1,6 milioni a carico delle società. La Serie A trasferisce 130 milioni di euro, alla Figc va già l'1% e riteniamo che la copertura possa essere assicurata senza chiedere ulteriori risorse. Altra modifica sarebbe quella di rendere la commissione più rappresentativa delle competenze incrementando almeno a 3 il numero dei 7 membri individuati dalla Lega”.
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