- Lazio News
- Calciomercato
- Rassegna Stampa
- Serie A News
- Pagelle
- Primo Piano
- Video
- Social
- Redazione
senza categoria
Lazio Primavera
Domani inizierà ufficialmente l'avventura di Stefano Sanderra alla guida della Lazio Primavera. I biancocelesti apriranno le danze in Primavera 2 (girone B) alle ore 15 sul campo dell'Ascoli, affrontato lo scorso anno in campionato. Intervenuto sulle frequenze del club, ecco come si è espresso il nuovo tecnico: "Sono contento di essere giunto alla Lazio, è un traguardo importante per me. La chiamata di Lotito e Fabiani mi ha reso orgoglioso. Si è trattato del coronamento di un lungo percorso tra il Sud Italia e Malta. Il nostro è un gruppo composto da calciatori presenti già lo scorso anno e volti nuovi. Siamo in costruzione, c’è bisogno di tempo. È giunta l’ora dei tre punti in palio, i ragazzi sono pronti anche se ancora non abbiamo tutti a disposizione".
E ancora: "Ho trovato un gruppo molto ordinato e disciplinato. Forse deve un po’ crescere caratterialmente perché il calcio non è solo tecnica e tattica. Sicuramente ha tutte le potenzialità per dimostrare al meglio le sue caratteristiche. Io lavoro molto sull’aspetto caratteriale, le mie squadre non mollano mai". Sugli obiettivi della sua Lazio: "Credo che tra un mese si potrà vedere una Lazio competitiva al massimo per tornare in Primavera 1 anche se l’obiettivo principale è preparare qualcuno per la prima squadra. In Primavera è necessario guardare maggiormente il risultato rispetto a ciò che accade nel settore giovanile. C’è anche una formazione psicologica dei ragazzi, perché da un uomo migliore ne deriva un calciatore migliore".
Sulle sue sensazioni: "Il mio percorso nel sud Italia è stato un tour molto lungo che mi ha arricchito tanto e l’esperienza a Malta mi ha completato. Questo mi permetterà di lavorare bene sotto l’aspetto tecnico-tattico, ma anche caratteriale. Bisogna capire le nuove generazione per creare dei lottatori oltre che dei semplici calciatori. Mi sto riappassionando alla Primavera, i ragazzi stanno rispondendo bene. Ho iniziato il percorso nel settore giovanile romano unendo la passione alla laurea in scienze motorie". Su Sarri: "Sono venuto alla Lazio anche perché in prima squadra c’è Sarri, un tecnico che è stato un compagno di corso. Partiremo dal 4-3-3 nel solco della prima squadra, ma in campo se i ragazzi compiono degli adattamenti possono arricchirsi. In ogni caso, non sono ancorato a determinati schemi di gioco". Infine sulle sue radici: "Un romano alla guida romana è un aspetto importante perché può permettere di cogliere al meglio l’umore della città e dei ragazzi. Al momento gli allenamenti romani e del sud credo che siano un po’ sottovalutati. Sotto questo aspetto la mia storia potrebbe offrire un po’ di linfa agli altri tecnici".
© RIPRODUZIONE RISERVATA