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Lazio: parla Francesco Flachi
Si avvicina sempre di più Sampdoria-Lazio. I biancocelesti dopo la grande vittoria contro l'Inter dovranno dimostrare di essere in crescita contro i blucerchiati. In attesa del fischio d'inizio un doriano acquisito come Francesco Flachi ha detto la sua sul match. Intervistato da Il Messaggero, l'ex numero 10 blucerchiato si è espresso sia sulla squadra di Giampaolo che su quella di Sarri, ponendo l'accento anche sui singoli. Ecco le dichiarazioni dell'attuale attaccante della Praese, club di Promozione ligure.
Sulla Samp: "Non l’ho vista così male. Con l’Atalanta poteva fare qualche punto in più. Con la Juventus ha ripetuto la stessa grande prestazione, ma alla fine il pareggio con una grande squadra lo accetti". Buone sensazioni spazzate via dalla sfida dell'Arechi: "Lì veramente male. Se crolla tutta la squadra è un problema mentale. Forse non riescono a mantenere una concentrazione tale da trovare continuità". Su Giampaolo nessun dubbio però: "Bisogna dargli fiducia. La Sampdoria sta cercando di cambiare proprietà e quindi è anche in difficoltà sotto l’aspetto finanziario. Non penso che in questo momento una partita possa cambiare i giudizi". Infine sull'attacco: "In questo momento la Sampdoria sta faticando a fare gol, crea azioni, ma spreca. Per questo mi aspetto qualcosina di più dall’attacco. Se fai gol puoi gestire meglio le partite. Il materiale c'è".
Poi sulla Lazio: "Arriva da una prestazione importante e sappiamo che sa giocare bene a calcio, può mettere in difficoltà chiunque. È leggermente indietro a Inter, Milan e Juve, ma se Sarri ha la squadra che gira alla perfezione può creare problemi a tanti. Sono curioso di vedere come andrà da qui alla fine dell’anno. Tra le prime quattro ci può arrivare". Sui singoli biancocelesti: "Avrei giocato Sicuramente conLuis Alberto, uno che nemmeno si rende conto di quanto è forte. Poi ovviamente Milinkovic. Per gli attaccanti penso sia un privilegio giocare con calciatoridel genere».
Infine la riflessione su Immobile: "Cosa vuoi dire a Ciro? Segna sempre 30 gol all’anno. Poi se non segna fa anche giocare bene la squadra perché tecnicamente può mandare in porta i compagni di squadra o gli crea spazio con i movimenti". Sulle critiche: "Il calcio è un po’ bastardo in queste situazioni perché vieni etichettato come quello che va bene con la Lazio e in Nazionale no, ma mi sembra esagerato per un ragazzo che ogni anno diventa capocannoniere. A proposito, Vlahovic è partito bene, ma la Juve non ha il gioco della Lazio e alla fine è spesso il gioco che paga. Poi dipenderà da Ciro se vorrà far vincere qualcun altro(ride, ndr)".
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