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ROMA - Nella gara di ieri tra Lazio e Milan, terminata 0-0 il protagonista in campo è stato l'equilibrio. La Lazio ha avuto più occasioni da gol, ed è stata anche sfortunata in un paio di circostanze. Ancora 0-0 tra Inzaghi e Gattuso,
che lo scorso anno avevano pareggiato con il medesimo risultato sia la semifinale di andata sia quella di ritorno, ma il Milan ebbe la meglio solo ai calci di rigore. Nella sfida di ieri, la Lazio si trovava di fronte l'attaccante più in palla del momento, quel Krzysztof Piatek che sta stupendo tutti per la sua media realizzativa, 7 gol in 6 presenze fino a ieri. Il polacco è uno degli attaccanti più prolifici d'Europa in questo momento, ogni difesa che lo ha affrontato ha subito i suoi colpi, la sua freddezza sotto porta è impressionante. Niente "Pum, pum pum" almeno per una partita, davanti al "pistolero" c'era Francesco Acerbi, che lo disarmato e preso in consegna dal 1' al 90' senza mollarlo di un centimetro. Il difensore ex Sassuolo ha giocato la partita perfetta contro il peggiore avversario del momento, stravincendo il confronto. Anticipi perfetti, tempi di intervento impeccabili, contrasti aerei tutti a suo vantaggio. Piatek è sparito dal prato dell'Olimpico, coperto dall'ombra di Acerbi che ha giganteggiato nel duello. Ancora una volta il difensore lombardo si rivela un calciatore di grandissimo livello e di grande carisma, un leader che ieri è riuscita ad indirizzare anche Patric verso una prestazione di livello, guidando come sempre il reparto in modo impeccabile. Altra prestazione da gigante per il "Re Leone" che annienta il bomber del momento, riportandolo per un giorno ad essere un attaccante "normale".
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