Nel frattempo la Lazio di Simone Inzaghi è invecchiata. Tra successi, gioie, delusioni e rimpianti di una gestione tecnica avviata nell’aprile 2016. Ed ora la formazione biancoceleste ha l’età media più alta della Serie A: 29 anni e 126 giorni. Al secondo posto, nella relativa graduatoria, c’è il Benevento. Al terzo, la capolista Inter. Mentre le concorrenti al momento dirette per la Champions, Juventus, Atalanta, Napoli e Roma, hanno tutte una media sui 27 anni. Numeri alla mano, il fattore età potrebbe far sentire il suo peso nello sprint per il quarto posto, l’ultimo per qualificarsi in Champions. Una migliore gestione delle proprie forze è stato sinora esibita dalla Lazio soprattutto nelle settimane con un solo impegno. Le sfide di Champions hanno sottratto energie fisiche e psicologiche alla squadra, che ha per giunta pagato un certa inesperienza, almeno a livello di gruppo. Inzaghi si sta mostrando attentissimo nel bilanciare gli sforzi sul campo. Domenica, a Udine, Leiva, Luis Alberto e Immobile, sono stati sostituti tra il 21’ e il 29’ della ripresa. Tutti e tre sono apparsi imbronciati all’uscita dal campo tradendo la voglia primaria di restare in gioco sino all’ultimo. Ma Inzaghi deve confrontarsi anche col rischio di rimanere in riserva di carburante allo sprint della partita. Calcolando probabilmente proprio l’età media così elevata della propria squadra. A cominciare da quella di alcuni primattori.
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La Lazio studia il piano anti-età per la Champions
ora la formazione biancoceleste ha l’età media più alta della Serie A: 29 anni e 126 giorni. Al secondo posto, nella relativa graduatoria, c’è il Benevento. Al terzo, la capolista Inter.
VERSO LA CHAMPIONS
Nella rincorsa per agganciare quel quarto posto tanto ambito Inzaghi dovrà equilibrare le fatiche in alcuni ruoli. La difesa si regge sui 33 anni dello stakanovista Acerbi e sui 34 del fedelissimo Radu, reduce da vari guai fisici. I rinforzi Hoedt e Musacchio non hanno suscitato consensi. Inzaghi ha dovuto pure arretrare Marusic. Una soluzione in più confidando poi di poter riavere tra qualche settimana Luiz Felipe. A metà campo, chi ha più ha risentito di un certo affaticamento è stato Leiva, inquadrato ormai in una staf- fetta fissa con Escalante, ma nel ruolo di play potrebbe tornare utile pure Cataldi. Il recupero di Lulic, 35 anni, ha sinora dato un’opzione in più, ma non il titolare alla fascia sinistra, peraltro ben ricoperta da Marusic. Parolo in vetrina da jolly e con i due gol in Champions, ma i suoi 36 anni ne hanno limitato l’utilizzo. In avanti, la tendinite ha inciso sulla tenuta del 31enne Immobile: senza la sua brillantezza, il bomber non segna da sette gare. E la fascite plantare ha bloccato il 32enne Caicedo.
VERSO IL MERCATO
Per la prossima stagione, al di là del rebus panchina legato al rinnovo di Inzaghi, si procederà a un ringiovanimento dei ranghi. Reina è ormai titolare - scrive il Corsport - ma ad agosto compirà 39 anni. Difficile che Strakosha resti. Si cerca un’alternativa tra i pali: piace Montipò, 25 anni, del Benevento. In difesa, già definito l’arrivo a fine stagione di Kamenovic, il serbo classe 2000 del Cucaricki. Per la retroguardia anche il ritorno di fiamma per Hysaj, 27 anni , in scadenza col Napoli. In avanti, per completare il reparto, attenzioni per Hagi, 22 anni, romeno, ex Fiorentina e ora ai Rangers Glasgow, e per Borrè, 25 anni , colombiano del River Plate. Per una Lazio che nella prossima stagione non avrà più l’età media più alta della A.
Cittaceleste.it
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