Moviola: Massa espelle Acerbi per proteste, oltre il danno arriva la beffa

Non ci sono episodi particolarmente interessanti da mettere sotto la lente di ingrandimento. La prestazione dell’arbitro Massa di Imperia è ordinaria: al di là dell'espulsione di Acerbi,  gestisce la partita senza eccessive criticità. Nel primo tempo la Lazio reclama per un presunto fallo di mano in area bolognese da parte di Medel su un cross dalla destra di Felipe Anderson: la palla colpisce prima il volto del calciatore cileno, e successivamente carambola sulla mano. E’ un contatto del tutto causale, l’arbitro non interviene e concede il calcio d’angolo in favore della squadra biancoceleste. L’accenno di protesta di Felipe Anderson, a ridosso dell’azione, non è convinto: il silent check del Var conferma la scelta giusta del direttore di gara.

Sette cartellini gialli e uno rosso. La gestione delle sanzioni dell’arbitro Massa va contestata in occasione del doppio cartellino giallo per Acerbi, che porta all’espulsione del laziale. Il difensore - stretto tra due avversari - subisce fallo. Ma il direttore di gara inverte la realtà, assegnato il calcio di punizione al Bologna. A quel punto Acerbi protesta, e viene ammonito. Poi esagera con le parole, e viene allontanato. Espulsione giusta, ma nasce da un’errata decisione da parte del direttore di gara. Le altre sanzioni sono ordinarie. Milinkovic ferma Svanberg in ripartenza. Soumaoro allontana il pallone. Pedro allarga il braccio su Dominguez. Lazzari entra in maniera energica su Svanberg. Felipe Luiz ferma irregolarmente Santander. De Silvestri compie un fallo di ostruzione su Akpa Akpro.

L’errore dell’arbitro Massa nell’azione che genera l’espulsione di Acerbi, andrà a condizionare anche la prossima partita della squadra biancoceleste. Dopo la sosta per la fase finale della Nations League, la Lazio ospiterà allo stadio Olimpico l’Inter di Simone Inzaghi. La prossima settimana Francesco Acerbi verrà squalificato dal giudice sportivo. Nel nel big match dell’ottava giornata Maurizio Sarri non potrà utilizzarlo al centro della proprio difesa. Le scuse immediate verso l’arbitro dopo aver proferito parole poco ortodosse contro lo stesso Massa non potranno annullare la sanzione: al massimo potranno alleggerire il referto del direttore di gara. Ora la palla passa al giudice sportivo.