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ROMA - Ha fatto un'altra magia, ha rimesso in piedi due difensori. Bastos già in campo col Milan, Luiz Felipe può esserci per il derby. Sono andati tutti dalla “maga” di Belgrado a curare i guai muscolari.
Una scelta estrema, quella della Lazio, dettata dall’infermeria piena e dal momento delicato della stagione. Poco tempo a disposizione per recuperare. Un’esperienza approfondita in giro per i club di tutto il mondo: Russia, Ucraina, Turchia, Arzebaijan, Bulgaria, Spagna e Germania. Una lunghissima lista di giocatori-pazienti, per la maggior parte serbi, che hanno affidato lesioni muscolari e traumi di vario genere alle sue mani e ai suoi metodi “miracolosi”. Dal suo studio son passati calciatori come Srna. De La Pena, Stankovic, Aquilani, Van Persie, Kolarov, Mascherano e Torres. Diego Costa si rivolse a lei per non saltare la finale di Champions League del 2014. Si era fatto male appena tre giorni prima. Giocò ma fu costretto ad uscire dopo appena 10 minuti dal fischio d’inizio. Rafa Benitez, ai tempi del Liverpool voleva addirittura ingaggiarla come una top player. Lei gentilmente declinò. Qualche anno fa giù i biancocelesti Basta e Filip Djordjevic, ora in forza al Chievo Verona, si rivolsero a lei.
COME FUNZIONA
Un viaggio a Belgrado e la lesione scompare o quasi. Tutti increduli. Infortuni che necessitano di tre settimane passano a quattro giorni. Un metodo che la “maga” serba ha studiato e brevettato nel 2009. La rigenerazione del tessuto muscolare danneggiato avviene tramite un massaggio coaudiuvato dall’uso di un rullo e un gel naturale ricavato dalla placenta di cavallo. Contestualmente al massaggio, il paziente viene anche esposto ad un “flusso di energia elettrica ad alta frequenza (solo pochi micro-ampere)” con l’ausilio di un macchinario, che favorirebbe la “rigenerazione del tessuto muscolare danneggiato”. Un metodo non invasivo sul paziente che non crea reazioni allergiche. Inoltre, tutte le sostanze utilizzate durante il trattamento sono completamente naturali e sicure per qualsiasi tipo di test antidoping. Prima del trattamento, è necessaria una diagnosi con una scansione diagnostica del medico del club. Il trattamento può variare da 1 a 7 giorni, passati i quali “il tessuto muscolare del paziente risulterà completamente rigenerato”, che potrà essere verificato per mezzo di una risonanza magnetica.
Cittaceleste.it
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