partite

Roma-Lazio, il solito Pairetto: arbitro senza polso. Gialli unilaterali e su Hummels…

Pairetto, Roma-Lazio
Gli avvenimenti da moviola in questo diciannovesimo turno di Serie A. Analizzata la prova del signor Luca Pairetto della sezione di Nichelino
Gianluca Mattalini

Primo Tempo

—  

Primo fallo, primo fischio: Tavares trattiene Saelemaekers dopo appena 2 minuti per impedire subito una ripartenza. Fischia tanto, come era prevedibile, nei primi minuti Pairetto nel tentativo di tenere fin da subito la gara in mano. Nulla da rivedere sui due gol, in rapida successione, della Roma. Passano i minuti, non cambia il copione di una gara estremamente fisica con il fischietto di Nichelino costretto, a più riprese, a spezzettare il gioco. Al 32° arriva il primo giallo in casa Lazio: Gila si incaponisce in una giocata personale, la sua conduzione di palla è imprecisa e per rimediare stende Dybala sotto gli occhi di Pairetto. Passano 2 minuti e sul taccuino del fischietto di Nicolino finisce anche Zaccagni: in netto ritardo la sua scivolata su Dybala a centrocampo. Rischia anche Castellanos al 35°: molto nervoso l'argentino che stende Koné dopo che quest'ultimo aveva già scaricato il pallone. Cominciano a volare i gialli: al 37° arriva la prima ammonizione tra le fila della Roma destinatario Saelemaekers che, saltato netto da Tavares, lo trattiene per la maglia vistosamente per impedirne la ripartenza. Poteva starci, un minuto più tardi, la sanzione anche a Pellegrini che travolge Guendouzi in scivolata, Pairetto lascia giocare per il vantaggio e a fine azione si tiene nel taschino il cartellino. Arriva anche per Castellanos l'ammonizione: Dybala protegge bene la palla, il suo connazionale lo trattiene in maniera reiterata.

Secondo Tempo

—  

La ripresa si apre come si era chiuso il primo tempo, con entrambe le squadre che non rinunciano a mettere la gamba e Pairetto chiamato subito in causa. Dopo 7 minuti dall'inizio del secondo tempo sono già 3 i falli, identici, di Mancini su Pairetto: il direttore di gara fischia sempre ma non estrarre mai il giallo. Ammonizione che trova invece Rovella al 55°: in ritardo il centrocampista biancoceleste sulla percussione di Kon, per fermarlo sono necessarie le manieri forti. Si accende in maniera definitiva al 71° il derby: faccia a faccia tra Guendouzi e Kone, Pairetto interviene per separarli con Dybala che si mette in mezzo e si prende il giallo da Pairetto. Nel mentre Paredes si diverte a mettere le dita in faccia a ogni giocatore senza essere visto da Pairetto. Passa un minuto e il giallo arriva anche per Dia: Paredes lo provoca, Dia reagisce spingendolo cascando nella trappola dell'argentino. Arriva al 78° il giallo per Paredes: fallo senza senso a centrocampo su Castellanos, sanzione ineccepibile seppur in netto ritardo, ma se avesse tirato fuori il rosso, calcolando entità e altezza della gamba, non si sarebbe gridato allo scandalo. Nel recupero inizia la corrida: volano spintoni con la partita che va alla deriva. Hummels perde l'eleganza che a lungo lo ha contraddistinto a lungo in carriera: spinta con mani al collo a Castellanos che va giù e nel rialzarsi scalcia, volontariamente, la coscia del tedesco. Le mani sul volto del difensore giallorosso sono il preludio alla show di Pairetto che ci casca in pieno: espelle il Taty, ignora Hummels e ammonisce Ndicka. Il direttore di gara poi non vede neanche le reazioni nel mentre di Paredes e Rovella, entrambi meritevoli del secondo giallo. La gestione finale è il manifesto di Pairetto: la sconfitta può essere anche meritata ma una tale inadeguatezza non può essere tollerata.