La Lazio si butta via nei primi venti minuti della partita e di fatto regala il derby alla Roma. Non basta un secondo tempo positivo ai biancocelesti, che escono sconfitti nella stracittadina. Al termine del match è intervenuto in conferenza stampa il tecnico Marco Baroni. Queste le sue parole.
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Roma-Lazio, Baroni: “Serata dolorosa, ma non cancella quanto fatto. Il secondo tempo…”
Come si spiega l’approccio avuto a questa partita?
“Abbiamo avuto difficoltà, abbiamo preso gol subito e poco dopo l’altro. La squadra è mancata di ritmo, di penetrazione sugli esterni, che è una cos che abbiamo provato nel secondo tempo anche grazie a chi è entrato. Siamo dispiaciuti, molto, per i nostri tifosi. Volevamo un altro risultato, ma dobbiamo ripartire dal secondo tempo. La squadra ha fatto molto bene e ha giocato da Lazio, dobbiamo assolutamente ripartire da lì. Nel primo tempo è mancato il ritmo, siamo arrivati in un momento in cui abbiamo qualche giocatore assente da recuperare velocemente, perché si tratta di giocatori che ci permettono di fare il nostro calcio”.
La Lazio fatica a rialzarsi dopo gli episodi negativi. La preoccupa?
“No, non credo. Parma, Inter e Roma sono gare con una natura completamente diversa. Oggi c’era pressione ed è normale, qualche giocatore l’ha avvertita più degli altri. Ma dobbiamo ripartire dal volume di gioco del secondo tempo, incredibile non siamo riusciti a far gol”.
Che modulo si immagina per il futuro?
“Dele-Bashiru lo stiamo costruendo, più parte basso e meglio lavora secondo me. Ha un gioco e un’attitudine diversa, quando abbiamo Pedro o Dia sanno ricevere palla tra le linee, è bastato vedere il secondo tempo. Lui ha attitudini diverse, ma oggi non è dipeso da questo. Siamo mancati di ritmo, funzioniamo se giochiamo con ritmo e se abbiamo tra le linee un giocatore offensivo”.
La Lazio è l’undicesima difesa del campionato come Genoa e Monza. Per modo di giocare è da mettere in conto o è un aspetto su cui lavorare?
“Ci dispiace, siamo i primi a essere mortificati e dispiaciuti per il risultato. Ma non dobbiamo perdere la nostra identità, mai. Nel secondo tempo se andiamo a vedere i numeri, anche se so che conta il risultato, si trova la Lazio: ritmo, mobilità tra le linee, attacco sugli esterni. Cose che non abbiamo fatto nel primo tempo facendo un calcio più prevedibile”.
Come sta Pedro?
“Per parlare del Como è presto, bisogna vedere. Oggi ho forzato Noslin che non era a posto, mentre Lazzari stava bene anche se aveva poco lavoro con la squadra”.
Il bagno di folla a Formello ha dato troppa responsabilità?
“No, queste partite ci servono e da queste gare si cresce. È doloroso, lo so, ma questa partita non cancella quanto fatto. Continuo a lavorare con i ragazzi, il secondo tempo secondo me non era facile metter dentro questa prestazione, abbiamo tenuto il campo con ritmo e con qualità, facendo ventisei cross. Serviva più qualità, metterla dentro. Per il volume di gioco fatto è incredibile non aver segnato. Ma questo non cancella il percorso fatto dalla squadra”.
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