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La Lazio parte forte e si impone subito a San Siro: cerca il fraseggio la squadra di Baroni e al 3’ ha una chance enorme per sbloccarla. Rovella serve in verticale un pallone fantastico a Dia, che a tu per tu con Maignan spreca calciandogli addosso. Il Milan sembra bloccato e i biancocelesti provano ad approfittarne: quattro minuti più tardi Isaksen riparte su un errore di Theo Hernandez e cambia versante su Nuno Tavares, che lascia sul posto Alex Jimenez e arriva al limite dell’area piccola. Il pallone a rimorchio del portoghese viene appena pizzicato da Maignan con il piede sinistro e la carambola con Pavlovic porta la sfera in angolo. Dal corner arriva un tiro a raccolta di Isaksen – molto ispirato in avvio -, ma il suo destro termina velleitario sul fondo. Al 12’ il danese classe 2001 ci prova ancora, rientra sul mancino e calcia di collo-interno. Il pallone fischia pericolosamente vicino al palo alla sinistra di Maignan. Un minuto più tardi Dia ha un’altra occasione in contropiede, ma Musah rimedia all’errore in fase di impostazione e chiude sul senegalese lanciato a rete. Il primo squillo rossonero arriva al 19’, Pavlovic trova una traccia verticale interessante per Leao, che serve l’accorrente Reijnders ma il suo tiro centrale viene respinto lateralmente da Provedel. Ci prova poi anche Alex Jimenez, che entra in area senza particolare opposizione biancoceleste ma la soluzione mancina del terzino spagnolo termina distante dalla porta. Torna a suonare la carica Isaksen al 23’, ma il suo tiro in diagonale dall’interno dell’area di rigore è debole e bloccato senza difficoltà da Maignan. Il clima non è dei migliori per i padroni di casa, sottotono nella prima metà della prima frazione e fortemente contestati dai settori più caldi del tifo rossonero. Al 26’ Tchaouna prova la soluzione personale dalla distanza, il suo destro è però molto impreciso. La Lazio insiste e trova la via del vantaggio: Marusic gira di prima verso Tchaouna, Pavlovic rinvia corto e il montenegrino lancia proprio il francese in verticale. Il numero 20 è bravo a restituire al terzino, che calcia di prima. Il tiro è forte e Maignan non può trattenere, il pallone viene raccolto da capitan Zaccagni che al 28’ manda avanti i biancocelesti. Il Milan è frastornato e la partita si apre, la Lazio cerca di colpire soprattutto a sinistra, provando spesso il cambio di gioco verso Nuno Tavares. I rossoneri si affidano invece a iniziative personali, senza però trovare le giuste combinazioni. Conceição non è soddisfatto e cambia assetto addirittura al 37’, fuori Musah e dentro João Félix. Al 40’ proprio il neo-entrato ha una buona occasione, ma scivola e calcia malissimo ignorando l’inserimento a fari spenti di Pulisic. Scampato pericolo per i biancocelesti. La Lazio va addirittura vicina al raddoppio, Zaccagni raccoglie al volo un cross respinto dopo una galoppata di Nuno Tavares, il pallone lambisce il palo alla destra di Maignan. L'ultimo squillo è di marca rossonera, Pavlovic prova la soluzione dalla distanza ma il tiro, sporcato, viene bloccato tra le braccia di Provedel. La prima frazione si chiude tra i fischi di San Siro dopo un primo tempo ben orchestrato dalla squadra di Baroni.
Alla ripresa Baroni è costretto subito a un cambio forzato, Lazzari rileva un Marusic dolorante dopo una brutta tacchettata di Theo Hernandez sul ginocchio. Il montenegrino era nettamente tra i più propositivi nel primo tempo. Comincia meglio il Milan: prima Gimenez manca l’aggancio su una pericolosa imbeccata in verticale di Pulisic, poi una serie di corner pericolosi non viene sfruttata dai rossoneri. Si fa vedere anche la Lazio, Dia guida un contropiede pericoloso e serve Zaccagni, bravo a servire Nuno Tavares in sovrapposizione. Il servizio al centro dell’area di rigore è per Gigot, che impatta debolmente di prima intenzione con il mancino. Insiste quindi il Milan, Pulisic serve al limite João Félix che stoppa con il destro e calcia subito. Il tiro del portoghese termina però alto di un metro sopra la traversa di Provedel. Rispondono colpo su colpo i biancocelesti, che recuperano palla con Guendouzi, che serve ancora Zaccagni largo a sinistra. Il capitano della Lazio rientra sul destro e calcia a giro, il pallone esce di poco. Risponde anche il Milan, con Pulisic che sporca un cross pericolosissimo dalla sinistra di João Félix e mette fuori un’occasione importante. Al 58’ Baroni richiama Tchaouna, fa il suo rientro Vecino out dal 24 novembre scorso per infortunio. Un minuto dopo è Gila a provare a colpire su calcio d’angolo dopo un paio di carambole, il suo sinistro termina alto. Nella partita cresce costantemente l’apporto positivo di Nuno Tavares, che appare in forma fisica smagliante e cerca spesso l’avanzata palla al piede, il duello con Walker è uno spettacolo per lo straordinario livello atletico offerto. Al 63’ è fondamentale l’intervento di Provedel sulla combinazione a tre tra Pulisic, Reijnders e Gabbia, poi arrivato al cross velenoso. Poco dopo è Gimenez a spaventare la retroguardia biancoceleste, ma il suo impatto di testa sul cross di Leao è impreciso e debole. La gara vive fasi concitate a nei primi venti minuti della ripresa e i ritmi nella circolazione del pallone sono molto alti. Al 67’ cambia completamente la partita: Guendouzi lancia Isaksen a campo aperto, Pavlovic stende il danese lanciato verso la porta di Maignan. Manganiello estrae - a sorpresa, data la distanza dalla porta stessa - il rosso per il numero 31 e la Lazio va in superiorità numerica. Ma il risultato costringe il Milan a provare a rendersi pericoloso, scoprendo ulteriormente la retroguardia rossonera. Termina al 79’ la gara di Zaccagni, rilevato da Pedro. Nello stesso slot Baroni inserisce anche il rientrante Patric al posto di uno stremato Gigot. Nell’ultimo quarto d’ora cala fisiologicamente il ritmo della gara, con la Lazio che si abbassa progressivamente nella sua trequarti per difendere il vantaggio. I biancocelesti avrebbero anche gli spazi giusti per colpire ma non riescono a chiudere la partita. E il Milan ne approfitta: all’85’ Leao crossa di interno destro verso Chukwueze, lasciato colpevolmente libero da Nuno Tavares. Il nigeriano colpisce di testa, il pallone tocca la traversa e si infila in porta. Per la Lazio è una doccia a dir poco gelata. I biancocelesti si affacciano quindi in avanti alla ricerca del guizzo da tre punti. Al 91’ Noslin viene toccato fallosamente da Jovic, la Lazio ha una buona chance dal limite dell’area di rigore. Ma il tentativo di Nuno Tavares sul primo palo è gestito in due tempi da Maignan. Salta qualunque schema, entrambe le squadre hanno l’opportunità di vincerla in contropiede ma la lucidità dei protagonisti in campo è nulla. Ma l’ultima parola è della Lazio: Isaksen viene servito in area da Guendouzi, il danese nasconde con intelligenza il pallone a Maignan che lo stende con il ginocchio sinistro. Serve l’ausilio del Var a Manganiello per concedere rigore alla Lazio. E quando il pallone pesa più di un quintale serve l’esperienza e la classe di Pedro, al 98’, per spiazzare l’estremo difensore rossonero aprendo il piatto destro. Lo spagnolo regala tre punti vitali alla Lazio nella corsa alla Champions League. I biancocelesti salgono così a quota 50 punti, agganciano momentaneamente il quarto posto in classifica ed espugnano San Siro dopo sei anni di digiuno in casa dei rossoneri. Gioia anche per Baroni, alla prima vittoria in carriera da allenatore contro il Milan. Per la Lazio è una vittoria di fondamentale importanza.
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