Questa Lazio è uno spettacolo. Senza Rovella e sul campo dell'ormai ex capolista Napoli la squadra biancoceleste si difende senza snaturarsi più di tanto e poi colpisce con un'altra super giocata nei minuti finali. Al termine del match in conferenza stampa il tecnico Marco Baroni è intervenuto in conferenza stampa. Queste le sue parole.
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Napoli-Lazio, Baroni: “Questa squadra non mi sorprende. Sullo scudetto dico che…”
È la vittoria che proietta la Lazio in una nuova dimensione?
“Noi siamo ambiziosi, ma bisogna passare per il lavoro e per queste prestazioni. Sapevamo che avremmo trovato le più forti, come ho detto ai ragazzi la prima sfida è per noi stessi. Abbiamo affrontato la gara con grande personalità a parte un quarto d’ora in cui il Napoli ha preso campo. Ma devo fare i complimenti ai ragazzi, non era facile. Siamo venuti qui con personalità, volevamo e abbiamo ottenuto i tre punti col gioco, che è la cosa che la squadra deve fare”.
Dove può arrivare questa Lazio?
"Il Napoli è una squadra forte, solida, allenata da un allenatore bravo e con una classifica in cui c'è dentro tanto lavoro e giocatori importanti. Siamo contenti perché noi vogliamo gare così, perché danno un valore al lavoro che stiamo facendo. Abbiamo dei giovani, abbiamo fatto un cambio generazionale in estate. Sono andati via giocatori stratosferici che hanno fatto la storia della Lazio, sono arrivati giovani su cui lavoriamo cercando di migliorarli, provando a portarli al livello di quelle davanti. Ma lo facciamo solo con il lavoro e con l’umiltà”.
Vittoria importante. E la prestazione di Noslin è quella di un calciatore ritrovato, come Dele-Bashiru o Isaksen.
“Sono contento di lavorare con questi ragazzi, li valorizziamo perché sono bravi e disponibili. Abbiamo questi giocatori per portare avanti tre competizioni: io lavoro su tutti, non su dieci. Tutti possono crescere e hanno grande potenzialità. Dele-Bashiru ha grandi qualità, ma è chiaro che deve trovare il ritmo e la testa della partita, ha gambe e fisicità. Non è facile passare da un campionato diverso alla Serie A dove non puoi sbagliare nulla. Oggi sono contento, ma non sono sorpreso da lui o da Noslin. E neanche da Isaksen, da tanto gli dico di trovare la gioia delle giocate che fa in allenamento: deve liberare la testa, questa è una squadra che va lanciata perché ha qualità e deve giocare spregiudicata ma senza arroganza”.
Come stanno gli infortunati?
“Vecino dovremmo ritrovarlo in Europa League, vediamo. Rovella rientra dalla squalifica, Romagnoli ha sentito pizzicare su un contrasto e dobbiamo vedere. Sono fiducioso. Pellegrini non l'ho rischiato dopo un affaticamento per non rischiare ma ad Amsterdam gioca”.
Potrebbe essere una stagione da scudetto?
“La strada è troppo lunga da fare, io sono abituato a guardare la vetta, poi i passi che faccio per non cadere. La vetta l’abbiamo guardata, ma c'è da fare una strada. Perché portare la squadra fuori su ciò che non ci serve? La squadra è forte e ha qualità morali, di lavoro: si deve creare il suo percorso per cercare di stare con chi è migliore di noi al momento”.
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