TCHAOUNA - Il vantaggio della Lazio parte da una sua intuizione. Serve Marusic che calcia in porta, Maignan devìa il pallone e Zaccagni lo insacca in rete. Insomma, il contributo di Tchaouna questa volta è stato fondamentale ma questo ragazzo ha ancora bisogno di tempo. Spesso vaga in mezzo al campo e non riesce a trovare la sua vera identità. Nasce come ala ma adesso, per forza di cose, è costretto a fare il centravanti. Non è il suo ruolo, e si vede. Ha 1000 alibi, è vero ma serve qualcosa in più se non vogliamo che la Champions League resti un miraggio-
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DIA - Crea tanto ma non conclude niente. Si fa sempre trovare al posto giusto ma gli manca la freddezza sotto porta, quella freddezza "alla Immobile". Al secondo minuto del primo tempo si divora un gol clamoroso. Al 12esimo, invece, non riesce a sfruttare una grande occasione ma, a onor del vero, l'intervento di Musah andava punito con un cartellino rosso e quella era punizione dal limite dell'area di rigore. Dia ha tutte le carte in regola per diventare un grande giocatore ma deve lavorare sulla concretezza, soprattutto quando Castellanos non è a disposizione.
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