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Baroni
È di nuovo vigilia di Europa League a Formello. La Lazio sarà impegnata domani alle ore 18:45 allo stadio Olimpico per la quinta giornata europea di questa stagione. L’avversario per questa occasione sarà il Ludogorets, che arriverà nella Capitale per affrontare l’attuale capolista. Stanno volando infatti i biancocelesti che, già domani sera, avranno quello che è quasi un match point per blindare un posto direttamente agli ottavi. Intanto, proprio per presentare la gara, da Formello interviene in conferenza stampa il tecnico Marco Baroni. Segui tutte le sue parole con la diretta scritta qui su Cittaceleste a partire dalle ore 14:00.
La Lazio non ha mai vinto cinque gare di fila in Europa. C’è il rischio di sottovalutare l’avversario?
“Io non contemplo il pensiero che una mia squadra possa sottovalutare una partita. Mi verrebbe da chiedere perché. È la gara più importante, in casa, con i tifosi. Non vedo come possiamo pensare sia facile. Serve la prestazione, come abbiamo sempre fatto”.
Continua addestramento di Dele-Bashiru da mediano?
“Ha tanta energia, è un centrocampista che può giocare a tutto campo. Ha qualità, energia, corsa fisica. Come ho detto sta crescendo, lo vedo in allenamento e come gli altri sarà un giocatore importante per noi. Dobbiamo valutare per domani, ha avuto un piccolo problema. Devo valutare due-tre giocatori, se sta bene sarà sicuramente della gara”.
Che segnale si aspetta da Noslin?
“Mi assumo responsabilità per lui. È giovane, arriva in una piazza importante e non gli ho creato le condizioni migliori. Ha giocato un po’ ovunque, è una mia responsabilità. Per questo ora cercheremo anche lui di centrarlo in ciò che sa fare bene. Vi assicuro che presto scopriremo questo giocatore, ha grandissima qualità ed è un grande professionista. Nelle prossime gare potremo vederlo all’opera. La squalifica poi lo ha penalizzato in Europa, dove avrebbe potuto dare il suo contributo”.
Ha scelto quindi una posizione per lui?
“Può sicuro fare due posizioni. Domani potrebbe partire centrale lui, è un giocatore che tende ad accentrarsi. Anche da esterno, ma come sapete non mi piacciono gli esterni col piede sulla linea. L’ampiezza è secondaria, l’esterno deve stare dentro il campo. Laterale ci vanno i terzini, gli attaccanti devono stare vicini alla porta”.
Quali sono le situazioni da valutare?
“Zaccagni ha preso un colpo, ha una contusione. La stessa cosa Romagnoli, che ha avuto un piccolo problemino e lo valutiamo”.
È arrivato alla Lazio senza panchine in Europa, domani è un mach point. Quanto è orgoglioso di questo percorso?
“Nel calcio non esiste l’io, ma il noi. Squadra, società, ambiente, voi. Lo staff. Domani è una grande occasione per noi, è una gara che ci può avvicinare a un risultato importante, ma ci occorre una grandissima prestazione contro una squadra complicata. Per questo la squadra deve essere centrata nella prestazione”.
A livello europeo le italiane stanno quasi tutte facendo bene. Questa squadra è stata concepita per essere il più europea possibile. Quanto questa Lazio sta diventando una squadra europea? Quanto è vicina alla sua idea?
“È una domanda complessa. Noi abbiamo una mentalità forte, tutti in Italia abbiamo questo aspetto che ci contraddistingue anche in Europa. Per questo spesso molte squadre arrivano in fondo. Ma trovo sia bellissimo giocare in Europa, voglio che la mia squadra sfrutti questa grande opportunità per crescere individualmente e di collettivo. Noi dobbiamo provare a essere protagonisti in tutte le condizioni, lo dobbiamo fare per noi, per i tifosi, per la società, per le ambizioni. In questo momento ci sono belle risposte da parte della Lazio”.
Sta riuscendo a gestire tutti i giocatori nelle tre competizioni. Come lo sta facendo in relazione a questa sua nuova esperienza?
“Ho sempre lavorato su tutti. Qui ho tanti giocatori bravi, devono andare in campo. Poi ai miei calciatori ho lanciato questo messaggio e loro l’hanno recepito. Io li vedo allenarsi e li assicuro che quando faccio la formazione mi dispiace lasciarne fuori tanti che stanno facendo bene. Queste competizioni mi permettono di dare a tutti l’opportunità che meriterebbero perché si allenano bene”.
Sta ottenendo la media punti più alta della sua carriera. La Lazio è arrivata al momento giusto della sua maturità come allenatore?
“Non è un caso, nella vita queste cose per caso non succedono mai. Arrivano perché le vuoi, perché ci credi. È la squadra più forte che ho allenato, a cui qui il primo giorno ho detto che aveva margini di miglioramento importanti. Per questo pensiamo sempre al lavoro”.
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