partite

Lazio-Real Sociedad, Baroni a Sky: “Orgolioso di allenare degli uomini. Nuno…”

Gianluca Mattalini
Le parole dell'allenatore biancoceleste, intervenuto poco dopo il triplice fischio del match direttamente dalla pancia dello stadio Olimpico

Tre gol per tre punti e pass per gli ottavi staccati: all'Olimpico prova di forza clamorosa della Lazio che batte 3-1 la Real Sociedad e si regala l'ennesima notte da sogno in Europa. Al termine della gara mister Baroni ha commentato la vittoria di oggi ai microfoni di Sky Sport. 

"Io vorrei che non passasse per normale questo percorso. Sono orgoglioso di loro, anche nei momenti di difficoltà numerica la squadra mi stimola continuamente, sono orgoglioso di allenare questo gruppo. Non abbiamo fatto ancora nulla, c'è ancora tanto lavoro ma so di contare su dargli uomini, su un gruppo che ha fame e che vuole crescere ancora. Arrivare in fondo? Più che dirlo bisogna farlo, il calcio si gioca. Non dobbiamo mai dare per scontato nulla, arrivare al campo con il giocatore che per primo deve pretendere sempre di più da se stesso. Non bisogna mai dare per scontato nulla: lavoro, convinzione, crescere nell'identità di squadra.

Nuno? Non dovrebbe essere niente di importante, dovrebbe essersi fermato al momento giusto. Parliamo ovviamente di un giocatore importante quindi per noi lui è una risorsa, domani farà le verifiche e vedremo. Il mio uomo copertina? dal primo giorno ho sempre detto che non ho mai allenato una squadra così forte. Serve dare convinzione, questo è un gruppo che mi ha sorpreso per questa forza che ha trovato nel lavoro, la squadra gioca divertendosi anche in allenamento e questa è la cosa più bella.Chi ti vede deve essere trasportata: quando parlo di giocatori emotivi intendo proprio questo, come si dedica all'interno della squadra.

Sarei in difficoltà a fare un nome, ci sono tanti che rappresentano questa squadra. Zaccagni è il capitano ma dentro il gruppo ce ne sono tanti. Dia e Taty? Volevamo portare pressione a uomo con 5 fuori e 5 sotto e questa è una prerogativa che cerco di trasferire avendo così tanti giocatori offensivi. Hanno fatto benissimo e hanno schermato al meglio Zubimendi era fondamentale il lavoro dei due attaccanti. E' nel momento di difficoltà che si vede la squadra, la cresita del gruppo. La squadra ha metabolizzato i risultati negativi: poi io dico che se si perde si deve perdere nel risultato ma mai nella prestazione. All'interno dell'identità, dell'aspetto prestativo non devi mai uscire sconfitto".