Quinta giornata di Europa League per la Lazio, a caccia del quinto successo consecutivo per rimanere a punteggio pieno. Qualche cambio rispetto al Bologna per Baroni, che lancia Noslin e Tchaouna in avanti. A centrocampo, intoccabile Guendouzi, che divide il posto davanti alla difesa insieme a Vecino. In porta, come sempre in Europa, c'è Mandas.
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Lazio fermata dalla traversa e dall’arbitro: contro il Ludogorets è 0-0
Parte forte la Lazio, con baricentro alto e mobilità in avanti. Primo colpo di testa da parte di Marusic dopo appena un minuto, debole tra le braccia del portiere. Molto accorto il Ludogorets, che difende con una linea di sei difensori, ma che riesce comunque a essere pericoloso in avanti grazie alle ripartenze. Intorno al 19', prova la soluzione da fuori Tchaouna, ma anche in questo caso il tiro è troppo debole e finisce a lato.
Alza i giri la Lazio quando scocca la metà del primo tempo e arriva la prima grande occasione del match. Scatto in profondità di Pedro che si allarga, palla per Tchaouna che di prima serve Noslin: il tiro, però, non inquadra lo specchio della porta. Il canovaccio tattico rimane lo stesso per tutto il primo tempo: il Ludogorets si difende e poi prova a ripartire. I biancocelesti cercano il giro palla per trovare il giusto spazio, ma la difesa bulgara è sempre attenta.
Buona l'occasione sui piedi di Dia intorno al 37' minuto dopo la combinazione con Vecino: attento Bonmann a respingere con i pugni. Stesso discorso al 40': ancora Dia con una buona occasione, ma anche in questo caso Bonmann riesce a neutralizzare la conclusione dell'attaccante senegalese.
Il secondo tempo si apre con un triplo cambio tra le fila biancocelesti. Fuori Pellegrini, Tchaouna e Dia: dentro Lazzari, Isaksen e Castellanos. Superiorità territoriale della Lazio, ma le occasioni latitano. Al 55', buon contropiede del Ludogorets che arriva alla conclusione di testa con Chochev, alta rispetto alla porta di Mandas. Con il passare dei minuti, la Lazio alza l'intensità. Prima con Lazzari poi con Pedro, la porta del Ludogorets inizia a tremare.
Proteste biancocelesti e di tutto l'Olimpico al 71'. Abbattuto in area di rigore Isaksen, in netto anticipo sul difensore. Il direttore di gara lascia proseguire, ma il Var lo richiama per l'home field review. Dopo il check, l'arbitro Strukan decide comunque di non concedere il calcio di rigore in favore della Lazio. Decisione che lascia più di qualche perplessità. Aumenta il nervosismo, per una direzione di gara totalmente insufficiente.
A cinque minuti dal termine, la Lazio sfiora nuovamente il gol. Destro terrificante di Guendouzi, che spacca la traversa infiammando l'Olimpico. Dopo sei minuti di recupero, la partita finisce con il risultato di 0-0. Dominio totale dei biancocelesti, che non riescono però a sbloccare la partita.
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