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Lazio-Cagliari, Romagnoli: “Non noto le critiche, ma mi ha sorpreso sentire certe voci”

Alessio Romagnoli
Le dichiarazioni del calciatore biancoceleste, intervenuto dopo il triplice fischio del match direttamente dalla sala stampa dell’Olimpico
Michele Cerrotta

Vittoria di carattere della Lazio, che allo stadio Olimpico supera 2-1 un Cagliari che ha finito la gara in nove tra errori propri e di un disastroso Ayroldi perfetto nell'incattivire la partita. Al termine del match intanto è intervenuto in conferenza stampa il calciatore biancoceleste Alessio Romagnoli. Queste le sue parole.

Come ti stai trovando con Baroni a livello difensivo?

Sto bene, non sono sorpreso perché sappiamo di essere un gruppo forte. Ci godiamo i risultati ma è presto per parlare di classifica o di altro. È presto, ma ce la godiamo. Siamo concentrati e pensiamo partita dopo partita. Sarri difende in un modo, Tudor in quello opposto. Baroni è una via di mezzo. Mi trovo bene io come tutti quanti”.

Come stai percependo questo momento anche da tifoso? Siete più forti rispetto alla Lazio dello scorso anno?

Non lo so, lo dirà la classifica. Il campionato è lungo, proveremo a ripetere la cosa straordinaria fatta due anni fa. Penso che anche il pubblico apprezzi questo modo di giocare, siamo tutti felici”.

Come hai vissuto qualche critica di inizio stagione? Cosa pensi di questo gruppo?

Che siamo molto forti, ma c’è tanto da fare. Le critiche non le guardo, non mi interessa. Ognuno fa il proprio lavoro, sta a me dimostrare sul campo. Non è una cosa a cui faccio caso”.

Ti senti ancora centrale in questa Lazio?

Se non fossi felice andrei via. Non ho chiesto la cessione né altro. Ha sorpreso anche me aver letto certe cose, non so da dove nascono. Mi sento centrale, il mister è stato chiaro: tutti giocheranno, c’è bisogno di tutti, ci sono tante partite”.

Avete capito come sceglie Baroni la coppia difensiva?

Noi l’abbiamo saputo ieri, ma per il resto è una domanda da fare a lui. Noi proviamo a essere sempre sul pezzo, non è facile giocare ogni tre giorni. Se si punta a fare tre competizioni l’anno serve una rosa molto ampia”.