Cittaceleste.it
I migliori video scelti dal nostro canale

partite

Lazio-Bologna, Rapuano strappa la sufficienza: giusto il rosso a Pobega. I gialli…

Rapuano
Tutti gli avvenimenti da moviola nel tredicesimo turno di Serie A. Analizzata la prova del signor Antonio Rapuano della sezione di Rimini
Edoardo Pettinelli Redattore 

Primo Tempo

—  

Primi 15 minuti che scorrono via senza nulla da segnalare, ritmi alti fin da subito senza però che le due squadre sfocino mai nell'eccessivo agonismo. Sale l'intensità dei contatti e al 23° arriva il primo giallo della gara: bravo Lazzari con personalità a uscire da una situazione complicata tra tante maglie rossoblù, Pobega lo ferma come può. Sanzione ineccepibile da parte di Rapuano. Poteva starci al 30° il giallo per Karlsson che stende per la seconda volta in pochi minuti un incontenibile Lazzari. Al 34° la prima svolta del match: ingenuo Pobega che scivola dentro l'area di rigore biancoceleste per portare pressione Guendouzi. L'italiano colpisce solo il francese, Rapuano non può che estrarre il secondo giallo, le lacrime di un consapevole Pobega sono la controprova della giusta espulsione.

Secondo Tempo

—  

Proteste biancocelesti dopo 5 minuti dal via della ripresa con Zaccagni che chiede un tocco di mano da parte di Moro. Dopo un check al var Rapuano fa giocare, scelta condivisibile essendo il braccio di Moro attaccato al corpo. Fischi reiterati da parte del fischietto di Rimini nella prima metà della ripresa senza tuttavia estrarre gialli. La prima ammonizione della ripresa arriva al 62° è ai danni di Gigot: netto l'anticipo di castro sul francese che abbatte l'argentino, giallo giusto. Giusto al 65° annullare il gol di Dia: in fuorigioco a inizio azione Castellanos, che aveva fornito l'assist al senegalese. Il secondo giallo in casa Lazio arriva all'84: falloso l'intervento di Tchaouna su Miranda, con il francese che calpesta solo il piede del difensore rossoblù. In pieno recupero un giallo a testa per Pellegrini e Holm dopo una discussione fin troppo accesa tra i due.