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Costante Saltnes e Lazio troppo passiva: al Bodo il primo atto dei quarti

Bodo/Glimt-Lazio 2-0 Europa League 2024/25
La Lazio cade sul sintetico dell'Aspmyra Stadion, la doppietta di Saltsen regala al Bodo il primo round dei quarti di finale di Europa League
Edoardo Pettinelli Redattore 

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Primo tempo

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La Lazio prova ad aggredire il Bodo fin dai primi istanti del match, dopo neanche quindici secondi Guendouzi cerca la conclusione dopo un recupero nella trequarti difensiva dei norvegesi. Il suo tiro è strozzato e velleitario, ma i biancocelesti provano a imporsi subito nel match. I gialloneri, dal canto loro, non si fanno schiacciare e rispondono: al 6’ Zaccagni non lavora bene un pallone ricevuto in fascia centrale a metà campo, Saltnes va al recupero e scatena il contropiede dei padroni di casa. Il numero 14 serve Hauge sulla corsia mancina, l’ex Milan trova lo spunto fortunoso ai danni di Gila e calcia. Molto bravo Mandas nell’occasione ad allungare in angolo l’insidiosa conclusione destinata al secondo palo. All’11’ prova a farsi vedere Berg, il capitano dei norvegesi viene imbeccato bene centralmente da Hauge e calcia con il sinistro all’ingresso in area di rigore: stavolta Mandas ha vita facile e può bloccare la sfera. Al 15’ arriva anche la terza occasione per il Bodo/Glimt: ancora Hauge serve Evjen in area alle spalle di Gila e Vecino, l’ex Az Alkmaar controlla in allungo e appoggia per Hogh che calcia di prima con il sinistro: pallone che termina però almeno un metro fuori rispetto al palo alla sinistra di Mandas. È il settore mancino quello maggiormente - se non esclusivamente - esplorato dalla squadra di Knutsen nella prima fase della gara, al contempo la Lazio fa invece fatica a trovare fluidità nella manovra. Alla mezz’ora però la squadra di Baroni trova maggiore coraggio, riuscendo a combinare bene sulla fascia sinistra biancoceleste e costringendo il Bodo/Glimt a trovare giocate complessivamente meno pulite. I norvegesi non demordono e sfiorano il vantaggio al 32’: bella combinazione a tre con Hauge che serve Saltnes in area, il numero 14 giallonero è bravissimo a rifinire per Blomberg ben appostato all’altezza del dischetto in area biancoceleste che però, all’impatto con il pallone, mastica il suo tentativo e manda a lato. Un minuto più tardi Isaksen ha una grandissima chance, il suo taglio centrale viene premiato da Vecino e il danese arriva praticamente a tu per tu con Khaikin, ma il rientro di Bjortuft e un controllo difettoso al momento della preparazione al tiro complicano la vita all’ex Midtjylland, che non trova quindi la battuta a rete e spreca. Al 34’ Oliver estrae il primo giallo del match: Zaccagni trattiene Evjen a metà campo, per l’arbitro inglese pochi dubbi sulla sanzione. Al 37’ arriva invece il primo tentativo nello specchio della Lazio: Zaccagni batte un angolo dalla sinistra, Marusic si libera della marcatura sul secondo palo e prova l’incornata: Khaikin è attento e respinge senza particolari difficoltà. L’ultimo squillo della prima frazione è di marca norvegese: Sjovold combina perfettamente con il capitano dei padroni di casa Berg e arriva al cross, elude la pressione di Zaccagni e Marusic con una finta e cerca l’assistenza centrale con il sinistro. Il cross viene sporcato involontariamente da Evjen e diventa buono per Blomberg, che è costretto a lavorare il pallone per trovare luce e si appoggia fuori proprio su Berg: la conclusione d’interno destro del numero 7 giallonero dal limite dell’area di rigore biancoceleste termina alto sopra la traversa della porta difesa da Mandas. Termina senza recupero la prima frazione di gioco.

Secondo tempo

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Alla ripresa ci sono subito variazioni per Baroni: Lazzari rileva un Hysaj in difficoltà sul settore di destra, mentre Dele-Bashiru subentra a Dia. Nell’occasione, Pedro scala in avanti e diventa il riferimento offensivo biancoceleste. I cambi non sortiscono subito l’effetto sperato e il Bodo passa in vantaggio dopo appena un minuto dal rientro: Evjen viene imbeccato bene da Berg a metà campo e sfrutta tutto lo spazio lasciato dagli ospiti, il numero 26 arriva fino al limite dell’area di rigore e appoggia per Hauge. L’ex Milan ha tempo e spazio per servire Blomberg al limite, che a sua volta tocca per l’accorrente Saltnes. Il centrocampista classe ’92 controlla bene in corsa e infila Mandas con un tocco preciso con il destro. Troppo passivo l’atteggiamento di tutta la Lazio nella circostanza. Provano a reagire subito i biancocelesti, al 52’ Marusic apre perfettamente per Isaksen che sfida Gundersen e Bjorkan e prova la conclusione di destro all’ingresso in area di rigore, ma viene contrato in angolo. Quattro minuti più tardi è nuovamente Saltnes a rendersi pericoloso, inserimento perfetto e colpo di testa sul cross preciso di Blomberg: stavolta il numero 14 arriva fuori tempo all’impatto con la sfera e manda a lato. Al 58’ sono ancora i padroni di casa a rendersi pericolosi, Bjorkan serve Hauge in corsia. L’ex Milan serve Hogh centralmente, che restituisce a Bjorkan: il numero 14 trova nuovamente Hauge all’altezza del dischetto del rigore, ma la conclusione del numero 23 termina di poco alta sulla traversa di Mandas. È inviperito Guendouzi con i compagni, in particolare con Lazzari e Isaksen. Primo quarto d’ora della ripresa difficile per la Lazio, che prova anche ad alzare il proprio baricentro prestando, però, il fianco alle controffensive dei padroni di casa. Al 63’ ci prova ancora Saltnes con un altro inserimento dalle retrovie: Sjovold cerca Evjen in area ma viene contrato, il numero 26 è bravo a lottare con Romagnoli sulla contesa del pallone vagante e crossa alla cieca trovando nuovamente il numero 14 al centro dell’area biancoceleste: il suo tiro al volo è impreciso e la Lazio si salva. Al 64’ Baroni cambi ancora e concede, come annunciato, un importante spezzone di gara al rientrante Castellanos: fuori Pedro, che ha faticato a trovare spazi per incidere. Al 68’ provano a tornare in avanti i biancocelesti: Dele-Bashiru scatta sulla fascia sinistra e viene lanciato da Zaccagni. Il centrocampista anglo-nigeriano trova bene Guendouzi in area, il francese è costretto ad appoggiarsi di prima su Vecino che prova dai venticinque metri circa: il pallone termina molto alto sopra la traversa di Khaikin. La Lazio insiste e il Bodo raddoppia: Hauge riceve bene sulla trequarti, salta facilmente Vecino e arriva al limite dell’area di rigore biancoceleste. Il numero 23 è bravissimo, di fronte a due avversari, a scavare il pallone e servire in maniera deliziosa il solito Saltnes. Il numero 14 si dimostra ancora molto scaltro e prova il lob sull’incolpevole Mandas anticipando Lazzari, inutile il tentativo di Romagnoli di salvare sulla linea: è 2-0 per i padroni di casa al 70’. Ancora una volta la retroguardia – e non solo – biancoceleste è troppo passiva. Due minuti più tardi Castellanos impatta la caviglia di Gundersen involontariamente, per Oliver anche questo intervento è meritevole di cartellino giallo: fiscalissimo il fischietto inglese nella circostanza. All’81’ è curiosa la girandola di cambi che coinvolge entrambe le squadre: mentre Baroni esaurisce i cambi a disposizione inserendo Tchaouna e Noslin al posto di Isaksen e Zaccagni, Knutsen effettua la prima variazione nel match con Helmersen che rileva Hogh. Tre minuti più tardi invece è provvidenziale Mandas, che nega la gioia della tripletta personale a Saltnes sul tiro a botta sicura del numero 14 completamente libero in area dopo il servizio del solito Hauge in percussione. Cambia ancora, quindi, Knutsen, che inserisce Fet e Maattaa al posto del Man of the Match Saltnes e Blomberg. All’88’ Castellanos lavora bene di sponda e imbecca Dele-Bashiru in area che ingaggia il duello personale con Bjortuft e serve Tchaouna. La conclusione di interno sinistro del francese classe 2003 va vicino alla traversa e termina fuori. Nel frattempo, Oliver concede tre minuti di recupero. Il Bodo insiste e cerca addirittura il triplo vantaggio: al 92’ Berg batte un calcio di punizione dalla destra e trova Bjortuft completamente libero a centro area, la parata di Mandas è fortunosa ma efficace: un altro miracolo a tenere a galla i suoi. Termina così il primo atto dei quarti di finale di Europa League, per la Lazio ora si avvicina l’appuntamento con il derby della Capitale e il ritorno della sfida contro il Bodo/Glimt tra una settimana all’Olimpico.

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