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partite
Fabregas
Cade per la prima volta in stagione tra le mura amiche il Como. Merito di una splendida Lazio capace di dominare sul campo dei lombardi e di portare a casa il match con una manita. Al termine del match con i biancocelesti ha analizzato la gara in conferenza stampa il tecnico Cesc Fabregas. Queste le sue parole.
Oggi si è subito molto a centrocampo, ci sono stati anche problemi i difesa.
"Possiamo parlare di tante cose. Si potevano fare meglio. Non siamo partiti bene, loro sono una grande squadra. Hanno avuto tante azioni, ma penso che non sia stata una partita da 5-1 a livello di occasioni. A livello di qualità una squadra era più forte, ma vado a casa un po' deluso per la mancanza di aggressività. Mancava la cattiveria di volerla più degli altri. Lo sappiamo che la Lazio è più forte di noi, non è una novità, ma per vincere dobbiamo fare il doppio proprio per questo. Sappiamo il nostro livello e dobbiamo fare di più. Non esiste che Castellanos salti più di Dossena o che Audero non esce come un cavallo in area. Si devono fare falli, si deve alzare il livello.abbiamo la nostra qualità, siamo chi siamo e dobbiamo essere umili e lavorare più degli altri. Io voglio perdere come ha perso Kempf, come Nico Paz. Nessuno ha fatto una grande partita, ma in loro ho visto il cuore. O alziamo il livello o è difficile vincere le partite”.
Che pensa della Lazio?
“Per me la Lazio è finora la più forte con cui abbiamo giocato, da quello che pensavo anche prima della partita. Il livello di qualità si è visto, ma continuo a dire che nel secondo tempo abbiamo fatto molto meglio: non riuscivano a uscire, abbiamo segnato e abbiamo creato. Il terzo gol ha fatto male alla squadra, poi abbiamo avuto altre occasioni. Poi il quarto e il quinto gol li abbiamo presi alla disperata, per me contano meno rispetto a quanto contano per i giornali. Quando arriviamo davanti alla porta dobbiamo segnare con coraggio e cattiveria, questo è quello che dobbiamo capire. Questo fa la differenza. Noi con le stesse opportunità abbiamo fatto un gol, loro cinque. Dobbiamo migliorare in queste cose”.
Un segreto su Pedro?
“Ha 37 anni, ha iniziato un po' tardi. È un grandissimo giocatore, ora gioca più centrale ma per me non è una sorpresa. Ha tantissima qualità, ha fatto la sua carriera ed è bravissimo. È importante per lui continuare a giocare”.
Solidarietà per quanto sta accadendo in Spagna.
“Il calcio è importante, ma ci sono cose più importanti. In questo lavoro si deve vincere, ma spesso non riusciamo a capire cosa accade nel mondo. Quello che accade in Spagna fa male. Ci sono persone che stanno soffrendo, che hanno perso la casa, che sono morte. Mando un abbraccio fortissimo alle famiglie e la solidarietà al popolo di Valencia”.
Il centrocampo è sembrato in grande difficoltà.
“Non voglio cercare alibi, non è giusto per i ragazzi e per la squadra. Ci sono qualità, ci stavamo trovando bene con Sergi Roberto e Perrone. Ora siamo in difficoltà a livello di numeri. Baselli si è fatto male in allenamento, Perrone si è alzato con una gamba gonfia dopo un colpo contro il Verona. Non poteva camminare. Engelhardt sta soffrendo dopo un colpo preso con l’Atalanta. Ora abbiamo solo Mazzitelli, servirà più lavoro per me per trovare una soluzione”.
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