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Bologna-Lazio, Colombo fatica: inventa il giallo a Vecino e gestisce male la gara

Gianluca Mattalini
Tutti gli avvenimenti da moviola nella ventinovesima giornata di Serie A. Analizzata la prova del signor Andrea Colombo della sezione di Como

Primo Tempo

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Presentata come una partita che in palio mette punti cruciali per la corsa verso la prossima Champions, Bologna-Lazio si apre rispettando le attese dal punto di vista dell'alta intensità. Partono subito con grande foga i felsinei che già nei primi 10 minuti si fanno sentire con interventi figli di una aggressione alta e molto intensa classica delle squadre di Italiano. Colombo fischia fin da subito: la gestione delle sanzioni sarà determinante. Tutto regolare sul gol del vantaggio del Bologna. Al 33° arriva il primo giallo: sanzione ineccepibile da parte di Colombo che punisce lo svizzero per un intervento duro su Zaccagni, proprio sotto gli occhi del fischietto di Como. Al 44° ammonito anche Gila che sbilancia la corsa di Ndoye: solo giallo per lo spagnolo in quanto comunque affiancato da Lazzari nella corsa verso la porta.

Secondo Tempo

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La ripresa si apre seguendo lo stesso copione del primo tempo. Subito qualche scintilla - strascico della prima frazione - tra Romagnoli e Castro. Si inventa il giallo di Vecino al 58° Colombo: non solo è sbagliata la sanzione, non c'è neanche il fallo dato che l'uruguaiano scivola davanti al giocatore, colpisce il pallone e solo dopo arriva a contatto col centrocampista del Bologna. Non c'è rigore al 62° per il Bologna: Fabbian colpisce Guendouzi in piena corsa, non c'è fallo anche se il contatto sì. Rischia il secondo giallo Vecino che colpisce Ferguson all'83° senza affondare però il colpo. Ammonito anche Romagnoli in pieno recupero.