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Bologna-Lazio, Baroni: “Responsabilità mia. Cambi? Non ammazzo i giocatori. E oggi…”

Marco Baroni, conferenza
Le parole dell'allenatore biancoceleste, intervenuto dopo il triplice fischio del match direttamente dalla sala stampa dello stadio Dall’Ara
Michele Cerrotta

Affonda la Lazio a Bologna: passivo di cinque gol per i biancocelesti, che chiudono nel modo peggiore il tour de force da sette gol in ventidue giorni. Al termine della gara è intervenuto in conferenza stampa il tecnico dei biancocelesti Marco Baroni. Queste le sue parole.

Peggior Lazio della stagione?

No, è stata una Lazio che ha trovato una squadra che sta troppo bene. Siamo arrivati a questa partita con poche energie, corti. Abbiamo passato una mattinata a parlare con chi aveva problemi. Castellanos, Nuno, lo stesso Marusic che è andato in campo pur non stando benissimo. Abbiamo trovato un buon primo tempo secondo me, ma siamo rientrati in campo e abbiamo preso due gol in due minuti, ci ha fatto uscire mentalmente dalla partita. La squadra avversaria fisicamente stava troppo meglio di noi, era più reattiva, aveva energie da tutte le parti. Quando trovi un avversario così diventa difficile arginarlo”.

È solo questione di stanchezza o è preoccupato?

Un allenatore quando perde così è sempre preoccupato, ma nella misura di trovare delle soluzioni. Tra poco ricominceremo a giocare in maniera ravvicinata, dobbiamo recuperare energie ma ho troppa fiducia nei miei uomini. È un passaggio, abbiamo trovato una squadra che andava al doppio, abbiamo perso tanti duelli. Non siamo stati nemmeno fortunati perché nel primo tempo siamo andati due volte in area con Marusic. Ma troppo Bologna”.

Nove undicesimi della scorsa stagione: è un modo per sconfessare la campagna acquisti?

No, attenzione: siamo arrivati qui e siamo ancora competitivi in campionato e in Europa perché abbiamo ruotato tutti. Tutti sono stati utili e lo saranno ancora fino alla fine. Quando vai ad affrontare una partita così importante ti affidi anche agli uomini più importanti. Nel primo tempo non abbiamo fatto male, abbiamo preso un gol su cross, abbiamo avuto anche delle occasioni e abbiamo tenuto bene il campo. È stato dopo, il rientro e i due gol in pochi minuti. Quando fai queste partite con poche energie fisiche ti attacchi a quelle mentali, lì sono scese un po’ contro una squadra che andava al doppio ed è venuta fuori questa partita”.

Ultimamente sembrano esserci un blocco di titolari e meno cambi. Non si sfrutta meno la rosa così?

Abbiamo sempre utilizzato tutti e continueremo a farli. Stiamo arrivando in fondo però, arrivano partite importanti e si cerca di mettere giocatori di spessore. Secondo me abbiamo trovato un Bologna che sta bene fisicamente e mentalmente, che aveva un’energia fisica e mentale che noi siamo riusciti ad arginare finché non abbiamo preso quei due gol evitabili in due minuti. Ed è diventato difficile rimanere dentro la partita, ma fiducia in tutti i miei giocatori, anche in chi è arrivato a gennaio. Continueremo così anche perché la società all’inizio ha segnato un progetto di rinnovamento per il quale tutti insieme dobbiamo lavorare. E lo stiamo portando avanti secondo me anche egregiamente”.

Tavares salta la nazionale?

Stamattina c’erano diversi problemi, abbiamo fatto delle verifiche. Gli ho chiesto se si sentiva di provare, mi ha detto di sì. Ma ha fatto dei movimenti ed era ancora affaticato, non aveva problemi. C’era fatica addosso che non era riuscito a smaltire, ci siamo parlati e non mi sembrava giusto mettere a rischio un giocatore e un cambio immediato. Non credo salterà la nazionale”.

La Lazio prende gol spesso nei primi 15’ dei tempi, è un dato che c’è da sempre.

Cercheremo di non prenderli, hanno fatto una grande giocata e un gran gol. Ma si deve far meglio, bisogna uscire prima più forte”.

Sul 3-0 i cambi sono stati un segno di resa?

Io non ammazzo i miei giocatori, li tutelo. So che stava facendo bene, ma so anche che era affaticato, molto. Avevamo parlato anche all’intervallo. E la stessa cosa per Isaksen: preferisco perdere una partita che un giocatore, perché so che da qui alla fine avremo sempre meno giorni, perdere ora un giocatore diventa difficile. E aveva subito tanti falli, si era anche innervosito. La stessa cosa per Guendouzi, che è diffidato. Ho tolto anche Vecino per correggere e dare opportunità, mettendo dentro giocatori freschi e preservandone altri quando non potevamo più cambiare la gara”.

Cosa ha detto sotto la Curva?

Io vado sempre davanti alla mia squadra. Sono andato davanti ai tifosi che ci hanno sempre sostenuto e l’hanno fatto anche oggi. Ho detto che è mia responsabilità, ci hanno chiesto di dare tutto da qui alla fine e lo faremo. Ho sempre fatto questo, ovunque. Mi sembra doveroso. I nostri tifosi erano qui numerosi come sempre, non ci hanno mai fatto mancare il sostegno. E ci dispiace per una sconfitta di questa entità, io devo metterci la faccia e andare davanti a tutti come sempre. Era giusto parlassero anche con me”.

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