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Venezia-Lazio, le pagelle della redazione: Bela-top, ma è incomprensibile che…

Belahyane
I voti della redazione di Cittacelest.it al termine della gara giocata dalla squadra biancoceleste allo stadio Penzo contro quella lagunare
Michele Cerrotta

MANDAS: Esordio stagionale in Serie A. Rischia tanto sulla mancata uscita su Maric, ma di certo non è colpa sua se i compagni perdono le marcature, poi compie una grandissima parata sulla conclusione all’angolino di Oristanio. Risponde presente. VOTO: 6.5

MARUSIC: Il Venezia non spinge molto e allora si può permettere qualche sortita offensiva. Supporta Isaksen e prova a servire un paio di interessanti palloni in verticale. Fa più fatica quando si sposta sulla sinistra. VOTO: 6

GILA: Inizia bene poi cala alla distanza con qualche leggerezza di troppo. Non è la sua miglior partita, graziato dalla pochezza offensiva del Venezia. VOTO: 5.5

ROMAGNOLI: Mezzo voto in più rispetto al compagno di reparto perché sempre attento su ogni pallone. Partita di quantità senza grandi picchi di difficoltà, comanda la linea difensiva della Lazio con la sicurezza. VOTO: 6

TAVARES: Il Venezia non lascia spazi e lui si limita a trotterellare quasi esclusivamente a basso ritmo. Non certo il Tavares a cui siamo abituati in una gara che viene omologata dal suo tiro alle stelle. VOTO: 5.5 (Dal 55’: LAZZARI: Si perde Maric su una punizione pericolosissima, poi nell’unica chance offensiva che ha pensa bene di non servire mai Isaksen e arrivare sul fondo per perdere puntualmente il pallone. Comportamento incomprensibile. VOTO: 5)

GUENDOUZI: Motorino costante, è ovunque sia in fase difensiva che offensiva provando a fare da solo il lavoro che si divide solitamente con Rovella. Si traveste anche da centrale di difesa quando i compagni mancano all’appello. VOTO: 6.5

DELE-BASHIRU: Non è facile sostituire Rovella, a maggior ragione sul campo più piccolo della Serie A. Non ha la precisione di passaggio del compagno e non riesce a sprigionare la sua potenza fisica. E ora rischia anche lo stop. VOTO: 5.5 (Dal 40’ BELAHYANE: Fa il suo esordio con la maglia della Lazio e lo fa molto bene. Con coraggio, assumendosi qualche rischio e dimostrandosi propositivo. Buona la prima, merita spazio. VOTO: 6.5)

ISAKSEN: Forse non è più solo un momento quello di Isaksen: il danese è sbocciato, sempre sicuro e ispirato. Insieme a Zaccagni è il più pericoloso dei suoi. Non riesce a trovare lo spunto per sbloccare la partita, ma è uno dei pochi a non arrendersi mai. VOTO: 6.5

DIA: Pesa come un macigno il rigore in movimento del primo tempo: perfetto l’assist di Zaccagni, disastrosa la conclusione fuori bersaglio. Per uno con le sue qualità certi errori non sono ammessi. VOTO: 5 (Dall’84’ TCHAOUNA: SV)

ZACCAGNI: La palla per Dia è un cioccolatino che il senegalese cestina incredibilmente. Solita qualità per il capitano sulla linea laterale e dentro al campo, viene bersagliato di falli che Marchetti lascia spesso correre provando a emulare un arbitraggio all’inglese in cui dimentica troppo spesso i cartellini. VOTO: 6.5

NOSLIN: Col Napoli aveva dato la sensazione di non essere in campo, questa volta fa prova a farsi vedere senza riuscire comunque a lasciare il segno. Quanto manca Castellanos… VOTO: 5.5 (Dal 55’ PEDRO: Entra in campo senza riuscire a incidere. Fatica a mettersi in mostra, confermando le difficoltà viste già contro il Napoli e peggiorando il tutto nel finale con un paio di palloni persi inspiegabilmente per uno con la sua esperienza. VOTO: 5)

BARONI: Senza Castellanos e senza Rovella, oltre alle solite assenze dei lungodegenti: non è facile su un campo ostico per tutte le squadre del campionato. Ha il coraggio di lanciare Mandas, non quello di inserire Belahyane dal 1’. Il suo Noslin non lo premia, viene tradito anche da Pedro. Il tour de force inizia in salita. VOTO: 5.5

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