È il fantasma di se stesso. Nel primo tempo non scatta, non dribbla, non inventa. Sta lì ad aspettare il pallone con la speranza di scambiarlo con uno tra Vecino e Lazzari. Timbra il cartellino. Ma nella ripresa inventa un fraseggio con Lazzari da cui parte il cross del vantaggio della Lazio per poi servire un pallone d’oro a Zaccagni per il due a zero. Quando vuole fa la differenza. VOTO: 7
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