MANDAS: Sul gol è oscurato da de Vrij, inspiegabilmente non protesta. Probabilmente è sorpreso anche lui dall’ennesima euro-traiettoria trovata contro la Lazio. Deve registrare ancora più di qualcosa con i piedi, ma non corre alcun rischio per tutta la gara. Non riesce a opporsi a Calhanoglu, come del resto nessun altro. VOTO: 6
pagelle
Inter-Lazio, le pagelle della redazione: c’è un migliore per distacco. Il peggiore è…
LAZZARI: Il solito Lazzari: tanta corsa e possibilità di creare superiorità numerica sempre vanificata però da un’inspiegabile imprecisione tra cross e passaggi. Il bolide sparato a Tchaouna distante pochi metri è l’esempio più lampante dei suoi costanti errori. VOTO: 5.5
GIGOT: Fa battaglia con chiunque passi dalle sue parti, a volte troppa. Come nel caso in cui atterra Correa in area di rigore: Fabbri non perdona, per il rigore che chiude in anticipo i discorsi qualificazione. VOTO: 5.5
ROMAGNOLI: Partita precisa e senza sbavature in un primo tempo in cui l’Inter non fa praticamente nulla ma si ritrova inspiegabilmente in vantaggio. VOTO: 6 (Dal 45’ GILA: Prova come sempre a proporsi in fase offensiva in una gara in cui la Lazio subisce poco a livello difensivo nonostante un passivo di due reti. VOTO: 6)
PELLEGRINI: In campo da fuori lista, la sua partita non è indimenticabile. Significativa l’azione dell’ammonizione: si fa rubare due volte palla e poi va a fare un fallo quasi di frustrazione. Alle solite. VOTO: 5.5 (Dal 61’ NUNO TAVARES: Non è la gara col Venezia, ma neanche il miglior Nuno: deve ritrovarsi, la Lazio ha bisogno delle sue sgroppate per questo finale di stagione. VOTO: 6)
GUENDOUZI: Solita prestazione di altissimo livello: sacrificio e quantità, recupera palloni e si getta in avanti. È un fattore, non a caso parte sempre titolare da metà dicembre: la Lazio non può fare a meno di lui. VOTO: 6.5
ROVELLA: Un po’ di imprecisione nei primi minuti, poi cresce alla distanza portando a casa una prestazione sufficiente senza strafare. La coppia con Guendouzi disegna un’altra Lazio, come dimostra la ritrovata fluidità. VOTO: 6
ISASKEN: Migliore in campo per distacco e non è la prima volta. Ispiratissimo, svaria su tutto il fronte offensivo e crea pericoli a ripetizione soprattutto nel primo tempo. Quando Fabbri in preda a una visione gli sventola in faccia un giallo incomprensibile. Gli manca solo uno step: un briciolo di cinismo in più per diventare inarrestabile. VOTO: 6.5 (Dal 78’ IBRAHIMOVIC: Entra subito dopo il raddoppio e prende un giallo. È il suo esordio con la maglia della Lazio. VOTO: 6 di incoraggiamento)
DIA: Inizia a essere un problema il suo non-rendimento. Senza Castellanos ci si aspetterebbe qualcosa in più da lui, che calcia via invece con sufficienza i cioccolatini di Zaccagni e sbaglia passaggi chiave con innaturale imprecisione. VOTO: 5
ZACCAGNI: Maturazione incredibile quella vissuta in questa stagione: è un fattore costante, crea situazioni pericolose da assistman o protagonista. Peccato che non riesca a incidere come vorrebbe, viene sostituito pensando ai prossimi impegni. VOTO: 6.5 (Dal 61’ PEDRO: La sua traversa è l’ennesima dimostrazione di una stagione in cui la dea bendata ha voltato le spalle alla Lazio. Qualche miglioramento rispetto alle ultime due prestazioni: dato incoraggiante in vista delle prossime gare. VOTO: 6)
TCHAOUNA: Non dà esito positivo l’esperimento di schierarlo da prima punta. Né lui né Noslin sembrano adatti a sostituire Castellanos al centro dell’attacco. Una grana non da poco per Baroni. VOTO: 5.5 (Dal 61’ NOSLIN: Baroni questa volta lo prova esterno, prima a sinistra e poi a destra. Lui però non riesce a incidere: sempre troppo timido, ma da un investimento da 18 milioni ci si aspetta di più. VOTO: 5.5)
BARONI: Disegna una Lazio aggressiva contro la capolista, avrebbe anche ragione ai punti. Peccato che la squadra prenda due gol senza sapere come e non riesca a segnare dopo un primo tempo ampiamente dominato. Va risolto qualcosa, ma gli sprazzi di Lazio danno fiducia. VOTO: 6.5
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