MANDAS: Non importa che siano parate difficili o di routine: ci mette sempre lo zampino ed è evidente la ritrovata serenità della difesa. In gran parte è merito suo: sbaglierà prima o poi, ma il futuro è assicurato. Provano ad abbatterlo con un fumogeno. VOTO: 6.5
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Genoa-Lazio, le pagelle della redazione: Baroni da applausi, solo i muri non hanno capito che…
LAZZARI: Si ferma per un problema - forse al polpaccio - ed è la nota negativa. Aveva iniziato bene, sganciandosi spesso e con fare propositivo pur con i soliti limiti nell’ultimo passaggio. VOTO: 6 (Dal 45’ PEDRO: Senza infamia e senza lode: probabilmente aveva molti meno minuti, entra in campo per necessità in una gara in cui può limitarsi a gestire e gestirsi. VOTO: 6)
GILA: Copre bene i buchi prima di Pellegrini e poi di Guendouzi nel primo tempo, poi si esalta su quello di Pedro nel finale: sa quando essere irruente e quando attendere. Questo è il Gila da cifre astronomiche. VOTO: 6.5
ROMAGNOLI: Gioca grazie al rinvio e non fa mancare nulla: attento e puntuale, è in un momento di grande fiducia e si vede. VOTO: 6
PELLEGRINI: Altra prestazione positiva: stare fuori lista sembra aver giovato, la speranza è che duri questa attitudine mentale capace di fare la differenza. Entra a referto con un assist ma - non ce ne voglia - il gol è tutto di Castellanos. Sfiora il bis nel secondo tempo, quando firma la sua partita con le solite esuberanze comportamentali. VOTO: 6.5
GUENDOUZI: Rischia tantissimo con una goffa scivolata davanti la propria porta, ma ci mette sempre quegli attributi che aveva chiesto giovedì sera. È un esempio per tutti. VOTO: 6.5
ROVELLA: Ormai sembra un disco rotto, ma quando lui e Guendouzi giocano in coppia sembra di vedere un unico gigante in mezzo al campo. Feeling pazzesco tra i due. Nel mezzo l’ennesimo giallo, questa volta forse estremamente fiscale, e un gol sfiorato, poi un assist visionario per Dia. VOTO: 6.5 (Dal 68’ BELAHYANE: Entra ed esce. Ingenuo nel fare fallo e nel lasciare inizialmente lì la gamba, visionaria però la revisione Var: non affonda mai e prova a togliere il piede. Un rosso che rischia di affossarlo moralmente. VOTO: 5.5)
MARUSIC: Parte in una posizione inedita e prova a partecipare all’azione offensiva, accentrandosi con coraggio. L’infortunio di Lazzari lo riporta in difesa: è sempre attento, fa il suo e lo fa bene. VOTO: 6
DIA: Il secondo gol consecutivo fa aumentare i rimpianti per gli acciacchi fisici suoi e non solo che hanno tolto a lungo a Baroni il tandem con Castellanos: la presenza del Taty sembra fargli ritrovare spensieratezza e misure, incoraggiante per questo finale. Il colpo al ginocchio tiene tutti con il fiato sospeso per qualche minuto. VOTO: 7 (Dal 68’ VECINO: Entra nella miglior situazione possibile, il rosso a Belahyane non cambia più di tanto una gara in cui può limitarsi a gestire. VOTO: 6)
ZACCAGNI: Ci mette venti minuti a far espellere il suo avversario, poi gioca una gara senza strappi eccessivi figli anche della condizione fisica non eccellente. Ma è comunque decisivo, anche nel dare a Pellegrini la palla dell’assist con tempi perfetti. VOTO: 6.5 (Dall'89' HYSAJ SV)
CASTELLANOS: Solo i muri non hanno capito quanto sia importante per questa squadra. Palla strepitosa che porta all’espulsione, gol da cineteca destinato a restare negli annali. E nel mezzo un lavoro costante a sfinire la difesa avversaria. Non avrà numeri alla Immobile, ma è troppo importante per questa squadra. VOTO: 8 (Dall'89' NOSLIN SV)
BARONI: Schiera una formazione che lo espone a tanti pericoli, ma la squadra lo ripaga con una prestazione grintosa e vivace. E questo è il punto: non era facile trovare gli stimoli giusti per mettere in campo questo approccio mentale dopo giovedì. Non si possono non segnalare i meriti di Baroni. VOTO: 7.5
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