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ROMA - Gli stakanovisti della serie A li ha la Lazio: il calciatore e il giocatore di movimento che nel 2018 sono rimasti in campo il maggior numero di minuti sono tutt’e due biancocelesti. Applausi a Strakosha e Acerbi.
Il primatista assoluto è Thomas Strakosha il quale – al netto dei periodi di recupero – è stato schierato da Inzaghi per 3510 minuti: 39 partite per l’albanese senza saltarne una e senza essere sostituito. Portieri esclusi, il record appartiene invece ad Acerbi, peraltro sempre in campo tra Sassuolo e Lazio addirittura da fine 2015: il difensore ha giocato 3420 minuti. Perché, se non è mai rimasto fuori e non è mai uscito anzitempo, Acerbi è indietro una partita (e quindi novanta minuti) rispetto a Strakosha? La risposta è racchiusa nella gara contro l’Udinese che la Lazio ha recuperato il 24 gennaio, dopo che era stata rinviata nel novembre del 2017 a causa della pioggia. Con quell’incontro il portiere albanese è diventato il calciatore di serie A più presente dell’anno: ha staccato Acerbi, come detto, e anche due colleghi di ruolo, i «milanesi» Donnarumma e Handanovic, pure loro sempre presenti nei 38 incontri dell’anno solare. Strakosha è stato spesso messo in discussione durante il suo periodo romano. Dopo una difficile esperienza alla Salernitana, ha preso il posto di Marchetti e non l’ha più mollato.
STORIA
Questa è la seconda stagione consecutiva che comincia da titolare, ma più volte è finito in mezzo alle critiche. Inzaghi non l’ha mai abbandonato: perché ci crede, forse, e perché non ha avuto alternative in grado di creargli dubbi, certamente. Nella scorsa stagione c’era Vargic, adesso Proto, ma nemmeno lui ha convinto l’allenatore che non a caso si è affidato a Strakosha anche nelle partite decisive di Europa League. Che un portiere venga impiegato con continuità, è piuttosto normale. O, comunque, più normale. Non a caso ce ne sono ben 9 tra i 15 calciatori che hanno giocato per intero tutte le 19 partite nell’attuale campionato. Diverso il discorso per i giocatori di movimento. Perciò il primato di Acerbi è particolarmente significativo, anche se lui è andato molto oltre, scrive ilCorrieredellasera: non salta un solo minuto di gioco dal 4 ottobre 2015, quando rinunciò a Empoli-Sassuolo per un infortunio. Da quel momento, più di tre anni fa, è rimasto ininterrottamente in campo non solo in campionato ma anche nelle coppe. Un mostro di resistenza e solidità, e non solo: occorre anche uno straordinario senso della misura per non essere mai espulso, soprattutto se sei un difensore e ti confronti con i regolamenti di oggi, e per non accumulare nemmeno il numero di ammonizioni necessario a far scattare la squalifica (in questo girone d’andata è a quota due). Non soltanto per questo dato numerico, Acerbi va considerato il miglior acquisto estivo della Lazio: nessuno avrebbe mai pensato che Inzaghi non avrebbe rimpianto De Vrij neppure per uno di quei 3420 minuti.
Cittaceleste.it
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