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ROMA - Luci a San Siro su Strakosha, vuole di nuovo rovinare a Icardi la festa. In fondo è pure un po' colpa sua se a Maurito è stata tolta la fascia.
Lo scorso 31 gennaio l'interista lo aveva superato con uno scavetto nei supplementari, il portiere si è vendicato e lo ha ipnotizzato ai rigori. Dopodomani si saprà se l'argentino sarà di nuovo in campo a un mese dall'inizio della sua telenovela. Quella contro la Lazio in Coppa Italia, era stata la sua terzultima partita. E Icardi aveva trovato un imponente Strakosha a sbarrargli la strada. Adesso però Thomas ha la testa sulla sua spalla. In teoria, l'ex ct Panucci – col quale il rapporto non era già idilliaco - lo ha lasciato per punizione a Roma, la giustificazione dell'aereo perso per il traffico non è andata giù all'Albania. Dietro quel ritardo infatti si cela anche il riacutizzarsi del dolore in un'uscita contro il Parma. Non è un caso che il portiere non fosse presente ieri nell'amichevole contro la Primavera (7-1, tripletta di Parolo). La sublussazione si fa ancora sentire, Thomas deve guarire.
RISCATTO
Pochi giorni fa ha compiuto 24 anni, Strakosha cresce, ma divide ancora tecnici e laziali. Qualcuno su Instagram gli ha fatto gli auguri, ma non certo i complimenti. Addirittura sono arrivati gli insulti. Forse di romanisti, ma la verità è che fra i denigratori ci sono anche tifosi biancocelesti. Perché Thomas non è mai riuscito a entrare in fondo a tutti i cuori. Spesso per lui all'Olimpico si alzano mugugni. Anche domenica scorsa Strakosha si è complicato coi piedi da solo la vita, nonostante Gervinho lo avesse impegnato in mezza parata. Niente da fare su Sprocati in uscita, così Strakosha non ha potuto conservare la porta inviolata. Adesso il portiere punta l'Inter e un'altra rivincita. L'anno scorso venne trafitto prima da D'Ambrosio, poi da Icardi su rigore e infine da Vecino all'81' dell'ultima giornata. Significò addio alla Champions e ai sogni di gloria.
MERCATO
E' il primo a volersi rifare, Strakosha, nella nuova rincorsa. Vuole chiudere la porta. Sinora c'è riuscito in A solo in otto gare (nove nei 90' proprio con i quarti di finale di Coppa Italia contro l'Inter, match nel quale è stato decisivo proprio ai rigori), l'ultima rimane quella più speciale: il 3-0 rifilato alla Roma nel derby della capitale. Lì erano iniziati gli acciacchi alla spalla, Thomas ha stretto i denti contro Fiorentina e Parma. I suoi numeri parlano del 72% di tiri parati, uno ogni 26 minuti. Eppure molti tifosi continuano a non sentirsi sicuri. Non mancano invece gli estimatori inglesi: il Tottenham, in particolare, continua a monitorare il suo profilo per il dopo Lloris.
Cittaceleste.it
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