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ROMA - Ci risiamo. Nel momento clou la Lazio si sgretola e lo fa nel solito modo, con un crollo di concentrazione.
La sfida contro l'Atalanta ha messo i biancocelesti di fronte a un avversario forte, ma non inarrivabile, e il primo tempo l'ha dimostrato. La squadra di Inzaghi ha sofferto di più di quella di Gasperini, ma all'intervallo il risultato era fermo sull'1-1. La Lazio stava facendo il suo gioco, poi il patatrac. Sbaglia Wallace, 1-2 dei bergamaschi e partita finita.
Passano gli anni, ma la sensazione è sempre questa. Il limite più grande della Lazio è proprio la testa. Troppi crolli nei momenti decisivi, troppe disattenzioni nelle situazioni meno opportune. Si è sempre parlato di salto di qualità, di accrescere i propri obbiettivi. Ma come si fa a puntare in alto se ci sono delle defezioni alla base? Forse è proprio questo che è sfuggito a tifosi e soprattutto società (a meno che non sia proprio lei il vero limite). Non tanto nella prima grandiosa annata della gestione Inzaghi, ma nelle ultime due i biancocelesti hanno mostrato mancanze ingenti in serie, soprattutto a livello psicologico. Quando è chiamata a vincere la Lazio frena sempre, o quasi.
Lo scorso anno è stato il vero esempio. L'uscita in Europa League contro il Salisburgo con 4 gol subiti in 20 minuti. La sconfitta con conseguente sorpasso in classifica contro l'Inter, dopo essere passata in vantaggio due volte. Quest'anno invece i crolli contro Spal, Sassuolo e il già retrocesso Chievo, tutte partite che avrebbero permesso alla Lazio di vedere all'orizzonte questo "benedetto" quarto posto. Il rendimento poco continuo delle altre squadre in corsa dà un'ultima chance e la Lazio che fa? La butta a suo modo. Con un errore individuale da matita blu che spiana la strada verso il vantaggio dei bergamaschi.
Da notare bene però il minuto in cui questo gol è arrivato: era il 58'. C'era tutto il tempo per recuperare il risultato, eppure ecco il solito blackout. Nessuna reazione. L'Atalanta si sta prendendo il quarto posto andando a vincere a Napoli, a Roma contro la Lazio e chissà come andrà contro la Juventus a Torino. I biancocelesti invece non sono riusciti neanche a vincere in casa contro il già retrocesso Chievo. Come detto da Parolo al termine della gara è una questione di voglia, e la squadra di Inzaghi l'ha dimostrata a intermittenza in questa stagione. Probabilmente è questo il vero fallimento di cui tutti parlano. Rimane però ancora un appuntamento fondamentale. Lecito aspettarsi una reazione? Come al solito sarà il campo a dare la risposta.
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