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ROMA - Storia di una morte annunciata. L'attacco lo fa Tare, ma non può essere solo legato – come vorrebbe lui – al fattore arbitrale.
E' vero, la direzione dell'internazionale Rocchi è quanto meno discutibile, ma il diesse e Lotito non possono anche stavolta nascondere dietro gli errori altrui le proprie colpe. L'anno scorso i biancocelesti sono stati letteralmente scippati, sabato sera hanno gettato di nuovo al vento punti. Ora sono esattamente 14 negli ultimi 20 minuti, ora la follia è toccata a Durmisi. In Europa e a Ferrara era stato Patric. Ma chi li ha comprati questi giocatori? E Berisha? Anche Inzaghi a volte sbaglia, ma continua a fare i conti con una panchina corta e i soliti limiti. Mancano alternative e qualità sulle fasce per avere diverse soluzioni di gioco davanti, mancano i gol degli attaccanti. Sono stati ceduti Felipe e Nani, ma solo uno li ha sostituiti: Correa non ha segnato nemmeno stavolta, è uscito dolorante a inizio ripresa. Immobile su azione non si sblocca e Caicedo non ha mai visto la porta. Milinkovic e Luis Alberto ormai sono arretrati in mediana. Ma non si sapeva dall'inizio che era striminzita la coperta? Era scontato che Ciro ripetesse l'ultima stagione e raccogliesse dozzine di reti per la quarta volta? La verità è che nessuno se la prenderà con la dirigenza se sembrerà vittima dell'ennesima ingiustizia. Mica soprattutto colpevole (anche a gennaio) di recidiva.
Cittaceleste.it
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