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ROMA - Vince ogni duello. Anticipa sempre Piatek, mura Paquetà, è su ogni palla di testa nella ripresa. Insuperabile Acerbi, siamo in mani sicure anche per il derby. Altro che de Vrij, questo è davvero un highlinder.
I suoi numeri nell'ultimo match sono impressionanti. 6 salvataggi, 2 tiri bloccati, 2 tackle vinti e 2 passaggi intercettati. Quattro duelli su 5 vinti. Tutti finiscono ai box, lui non esce mai. Ibernate Acerbi, altrimenti son guai. Il difensore è l'unico risparmiato dagli infortuni, adesso è già pronto a rituffarsi nel derby: “Sono già proiettato a questa sfida, bisogna sempre voltare pagina e pensare alla gara successiva. Contro la Roma dovremo scendere in campo con tranquillità e con la consapevolezza di disputare un match importante per la città e per la classifica. Tutti noi vogliamo vincere, proprio come i nostri tifosi, sarà una partita fondamentale. La Roma è forte, Di Francesco lo conosco ed avrà sicuramente preparato la sfida nei minimi dettagli come noi. Non ci sono favoriti nella stracittadina, servirà determinazione, umiltà e voglia di soffrire per provare a vincere. L'attesa del derby? C'è solo voglia di giocare e di ottenere i tre punti, l'atmosfera sarà fantastica ma la nostra volontà è quella di vincere. Il derby è una partita a sé, bella da giocare per tutti. Una vittoria sarebbe importantissima. Non mi reputo un leader perchè lo siamo tutti. Io cerco di dare sempre quello che posso, ci metto impegno e dedizione e rimango con i piedi per terra".
INARRESTABILE
Queste erano le parole del centrale alla vigilia della sfida d'andata. Faceva il modesto Acerbi, ma nonostante sia arrivato da nemmeno un anno, è già uno dei senatori. E sopratutto l'unico a cui non toccano mai infortuni, forse perché è arrivato dopo alla corte d'Inzaghi: "La stagione si prepara prima, fin dal ritiro estivo. Ci si basa sul fondo perché l'obiettivo è quello di tenere una regolarità sulle performance durante tutta la stagione. Anche quando si gioca, durante la stagione, bisogna continuare questa preparazione per tenere le batterie sempre cariche", spiega Paolo Rongoni (con la Lazio nel periodo di Petkovic), attualmente responsabile delle performance dell'Olympique Marsiglia. Acerbi è inarrestabile: "Dipende molto dai profili degli atleti. Nel 2013 Ledesma le giocava tutte, il suo profilo era quello di un giocatore che aveva delle capacità di resistenza fuori dalla norma. Quello che oggi è Acerbi, che praticamente non si ferma mai, anche se è vero che il difensore centrale, specialmente in un sistema a tre spende molte meno energie". A vedere Acerbi ieri in effetti sembrava davvero tutto così semplice...
Cittaceleste.it
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