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ROMA - Al Milan non è riuscito a fare il grande salto, dal Sassuolo è venuto alla Lazio per avere una seconda chance e dimostrare al Diavolo che s'era sbagliato. Acerbi non ha mai mollato e ora sembra davvero rinato:
Voleva fare il grande salto, ma non c'aveva ancora la testa giusta quando approdò in rossonero dal Chievo: "Al Milan mi sentivo invincibile, libero di fare casini e andare in giro per locali a bere tanto alcol. Anche se poi sul campo andavo lo stesso forte, il fisico mi ha aiutato e la fortuna è stata dalla mia parte. Avevo da poco finito la mia esperienza al Milan, nel 2013. Una normale visita di controllo da parte dei medici. Hanno trovato un nodulo a un testicolo, sono stato operato immediatamente. Che non fossi un invincibile l’avevo capito già al Milan, se non fai una vita da atleta a quei livelli si paga il conto". Invece Acerbi ha fatto della malattia il tesoro e non è più uscito dal campo da quando si è ripreso. E' arrivato in estate dal Sassuolo alla Lazio, domani vuole far capire al Milan che su di lui si era sbagliato. Vuole strappare a Gattuso la Champions: "Non dobbiamo guardare la classifica. Le altre lottano per la Champions, noi dobbiamo stare dietro come ci considerano giornali e tv e mantenere la calma", ha detto dopo il passo falso col Sassuolo. Adesso un altro incontro da ex contro il passato rossonero: "Bisogna andare avanti con fiducia e consapevolezza", ha ricordato. Si riparte dal Milan, in quello stadio dove Acerbi ha vissuto alcuni dei momenti più delicati della sua carriera. Questa è una seconda vita al centro della difesa.
Cittaceleste.it
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