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Non solo le due baby ali: c’è un altro talento alla Lazio che ha convinto tutti

Marco Bertini

Romero e Raul Moro sono sicuramente i giovani più attesi in casa biancoceleste, ma ad Auronzo un altro nome ha strappato applausi

redazionecittaceleste

Raul Moro è stato il giocatore più schierato da Maurizio Sarri durante il ritiro di Auronzo di Cadore. Romero, uno dei nuovi acquisti, è arrivato con gli occhi dell’intero mondo Lazio addosso e l’appellativo di baby Messi sulle spalle. Chiaro che la maggior parte delle attenzioni fosse - e sia - rivolta su di loro. Ma c’è anche un altro giovane che ha strappato applausi sotto le Tre Cime di Lavaredo. Ha convinto tutti: spogliatoio, tifosi e staff tecnico, che si è persino sbilanciato pubblicamente sull’ottima impressione ricevuta. Si tratta di Marco Bertini, centrocampista classe 2002 cresciuto nel vivaio biancoceleste.

 Maurizio Sarri

Tra prima squadra e Primavera

Secondo il Corriere dello Sport, Bertini si aggregherà in stagione alla Primavera: sarà uno dei fuoriquota di Calori. Raggiungerà quindi presto i giovani biancocelesti nel ritiro di Celleno, partiti ieri per la località in provincia di Viterbo che li accoglierà fino all’8 agosto. Ma per Bertini non sono escluse sorprese, come la possibilità di essere chiamato anche per la seconda parte del ritiro, quella a Marienfeld, in Germania. Non dipende da questo la possibilità che nel corso della stagione venga convocato dalla prima squadra, ipotesi al momento molto concreta. Ma, certamente, una biglietto per la Germania avrebbe un peso differente. 

Contratto ed esordi

A gennaio Bertini ha firmato un contratto, il primo da professionista, fino al 30 giugno 2024: la Lazio lo ha blindato, intravedendo immediatamente le sue notevoli capacità. È stato tra i pochi a salvarsi nella disastrosa stagione della Primavera e aveva anche realizzato un goal nella finale, poi persa, di Coppa Italia. Sul curriculum figurano già due convocazioni, senza esordio, in Champions League. Così come figurano anche alcuni minuti, seppure pochi, in Serie A: glieli concesse Inzaghi, nella sua ultima sulla panchina della Lazio a Sassuolo. Bertini ha conquistato anche Sarri e ora spera che quei pochi minuti possano diventare una costante e aumentare fino a diventare partite intere.