La squalifica per il derby come punto di svolta in negativo. Da quel cartellino giallo Milinkovic ha smesso di essere inciso come lo era stato nella prima parte di stagione. Da un lato la forte delusione per non aver giocato la stracittadina, per esserne stato derubato. Dall’altro l’imminente partenza per il Qatar a mettere qualche pulce nell’orecchio. La realtà, come scrive il Corriere dello Sport, è che non sempre si può essere supereroi, non sempre un giocatore straordinario non sente il peso delle partite ravvicinate. A Monza e Rotterdam non aveva stupito, ieri a Torino sbaglia addirittura in occasione del primo gol.
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Futuro prossimo e lontano
La botta alla tibia aveva fatto temere anche per il Mondiale, ma non dovrebbe essere nulla di grave. La partenza per il Qatar è al sicuro in un turno in cui già Dragowski - a cui vanno gli auguri di tutta la redazione di Cittaceleste - ha dovuto rinunciare al sogno per un terribile infortunio. Non dovrà farlo Milinkovic, che dopo il Mondiale con Kezman dovrà decidere il da farsi per il futuro più lontano - ma non troppo. Ieri il procuratore era allo Stadium, chissà che non abbia applaudito anche lui insieme ai tifosi bianconeri. Tra Mondiale e gennaio si deciderà il futuro di Sergej.
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