Alibi non ci sono per nessun calciatore in campo. Berardi si divora il goal ma il Corriere dello Sport punta il dito in particolare su Immobile e Donnarumma. Il secondo “ha la colpa di non essere arrivato su quel tiro liquido, ansimante, prevedibile”. Ma “almeno ha in sorte il ricordo di essere stato l’eroe dell’Europeo”.
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Il primo invece ha “limiti emotivi” e non è “mai decisivo con l’Italia. Schiacciato dalla pressione”. E addirittura si presume che “comincerà a interrogarsi su questa schizofrenia tecnica, sulla sua inadeguatezza internazionale che in realtà non ha alcuna ragion d’essere eppureè”.
Poco importa che i mille movimenti dettati non siano mai premiati dai compagni e a Immobile non arrivi una palla giocabile. Poco importa a quanto pare che Berardi si divori un goal fatto, che Insigne e Barella giochino come fantasmi in campo. O che Mancini paghi ancora una volta il peso della riconoscenza ai vincitori e faccia cambi incomprensibili. Ripetiamo: tutti colpevoli, nessuno escluso.
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