Il Re è tornato. Gol dopo gol, da quando è alla Lazio, ha scritto pagine di storia. Dal sorpasso a Piola tra i marcatori biancocelesti a quello a Inzaghi in ambito europeo, fino al traguardo sofferto dei 200 in Serie A e senza dimenticare la Scarpa d’Oro. Numeri straordinari quelli di Immobile che, come ricorda il Corriere dello Sport, a un passo dai 34 anni non si ritiene ancora uno da ultimi venti minuti e che rimanda il bilancio al momento di appendere gli scarpini al chiodo. “Sono uno che guarda poco le classifiche. Lo farò quando smetterò, non so se è superstizione…”.
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News Lazio / Il ritorno di Immobile, l’Arabia può attendere: rassegna stampa
Re e capitano
Sia quel che sia, intanto Immobile torna a segnare e si sblocca anche a livello mentale: “Essere a 199 reti mi metteva pressione, ora sono libero di testa. Voglio arrivare più in alto possibile”. E intanto si prende anche il compito da capitano di mandare messaggi non troppo velati. A Sarri: “Non potrò giocare tutte le partite, questo è scontato. Il fisico non e più quello di prima, ma non è giusto parlare di ultimi 20 minuti. Quando sto bene mi sento come gli altri. Noi attaccanti abbiamo bisogno di una squadra che giochi un calcio diverso da quello che abbiamo mostrato nelle ultime settimane”. E a Lotito, per i compagni: “Sarebbe bello festeggiare i 200 gol con qualche rinnovo dei compagni”.
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