C’era una volta una Lazio Primavera da vertice, capace di concludere il campionato sempre nelle prime posizioni. Era una squadra, quella, che oltre ai piazzamenti aveva portato a casa un campionato, la Coppa Italia - due volte - e una Supercoppa. Poi, però il crollo improvviso, con il nuovo gruppo che non è riuscito a ripetere i risultati del precedente. Nel 2018, poi, il colpo di grazia sferrato dalla retrocessione in Primavera 2. Un anno per tornare in Primavera 1, poi un campionato - quello del 2020 - interrotto e, infine, un’altra pesante retrocessione. Che sarebbe stata - è bene dirlo - diretta, senza playout, se non fosse arrivata la riforma del campionato a stagione praticamente finita.
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Lazio Primavera, Tare rimarrà al comando nonostante la retrocessione
Due retrocessioni in tre anni, pochi giovani lanciati e un crollo verticale rispetto a poche stagioni fa, ma il ds rimarrà al timone
Cronaca di un fallimento
Stagione pessima, culminata con l’esonero di Menichini e l’arrivo di Calori, segnata da dieci sconfitte consecutive nelle ultime partite e solo quattro vittorie. Questo nonostante i diciotto goal in ventinove presenze di Raul Moro, unico vero talento della squadra, ma pagato dal Barcellona circa 6 milioni di euro.
Ora, però, è tempo di progettare il futuro, per risalire immediatamente in Primavera 1 e per fornire ai biancocelesti un settore giovanile all’altezza del nome che porta. Non in discussione, ovviamente, Calori: la sua era una missione impossibile, sfumata all’ultimo minuto del primo tempo supplementare nel ritorno dei playout.
Il futuro della Primavera
Non in discussione però - e la notizia non passa inosservata - neanche Igli Tare. A riportare la notizia è il Corriere dello Sport, che spiega come la Primavera dovrebbe rimanere salda nelle mani del ds biancoceleste. Allontanate quindi le voci che volevano concreta la possibilità di affidare tutto a Bianchessi, già responsabile del resto del settore giovanile e della Lazio Women. Salvo sorprese, allora, sarà ancora Tare a gestire la Primavera. Lui, assicura il Corriere dello Sport, è convinto di poterla rilanciare immediatamente ma, di certo, servirà invertire in modo deciso la tendenza degli ultimi anni. Cosa che, dati alla mano, non sembra essere riuscita molto bene dopo la prima retrocessione.
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