Giornata di presentazioni quella di ieri, come ricorda il Corriere dello Sport. Il primo a prendere parola è Tchaouna, che con grande personalità rivendica subito la sua differenza da Felipe Anderson. “Raccoglierne l'eredità non rappresenta una pressione. Lui ha scritto la storia della Lazio. Siamo due giocatori diversi, penso che magari potrei fare meglio, magari no. Gioco come Loum Tchaouna, non come Felipe Anderson”. È quindi il turno di Tavares, che spiega il ruolo giocato nel suo trasferimento da Guendouzi: “Ci ho parlato tre volte, è stato importante per il mio arrivo a Roma. Mi ha convinto che fosse una buona opportunità. La Lazio è un grande club, voglio lottare per i vertici e vincere trofei”. L’ultimo a prendere parola è Dele-Bashiru: “Mi dovrò adattare alla Serie A, ma credo di stare bene e tutti mi stanno aiutando. Ho accettato il progetto perché in questo momento della mia carriera volevo avvicinarmi a un livello più alto. La Lazio è ciò che volevo. Il calcio italiano è molto più tattico, è una sfida che voglio affrontare”.
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Il rilancio di Castrovilli
Prima di Dele-Bashiru, parola anche a Castrovilli. L’ex Fiorentina esprime tutte le difficoltà subite durante gli infortuni: “Sono stanco degli infortuni, spero di averli accantonati definitivamente. Sto spingendo, vado a 100 all’ora in ogni allenamento. Penso di essere all’80% della condizione perché ho iniziato la preparazione in leggero ritardo”. Poi sul trasferimento: “Scegliere la Lazio è stato facile, l’ho voluta fortemente. Adesso sto bene, vengo da un anno e mezzo di buio totale, questa squadra può segnare la mia rinascita. Non vedo l’ora di rimettermi in gioco”. Paragaoni con Luis Alberto? “Ha fatto cose immense, mi piacciono le sfide, cercherò di ripetere il suo percorso”.
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